Oggi nell'Appennino

Aquilegia ophiolithica, specie nuova per la scienza a Marcarolo

Giuseppina Barberis ed Enio Nardi hanno descritto una nuova pianta, appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae: si tratta di Aquilegia ophiolithica, specie che in passato è stata confusa con Aquilegia bertolonii Schott.

La descrizione è apparsa sulla rivista Webbia 66(2): 233-234. 2011 (nell’immagine sopra l’inizio dell’articolo).
Assieme a Viola bertolonii Pio emend. Merxm. et Lippert e a Cerastium utriense Barberis, la nuova aquilegia appartiene al contingente endemico a ridottissimo areale della penisola. Tutte e tre le specie si trovano infatti esclusivamente nel breve tratto di Appennino a ridosso delle città di Genova e Savona.

La notizia rende ancora più necessario il ruolo che le aree protette interessate dalla presenza di queste piante – Parco del Bèigua e Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo – sapranno avere nella conservazione degli habitat.

Un primo passo, doveroso, sarà proporre all’Unione Europea l’inserimento di Aquilegia ophiolithica Barberis et Nardi, negli elenchi della Direttiva Habitat 92/43/CE. Nel frattempo sarà anche opportuno proteggiere tutti i siti dove vegeta, monitorando nel tempo il dinamismo vegetazionale e l’impatto del pascolo.

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