Oggi nell'Appennino

Giochi (d’ali) sull’acqua



Anax imperator

Tra le libellule più frequenti nelle zone collinari e di media montagna, si riconosce facilmente per il torace robusto di colore verde e per l’addome blu – verde nelle femmine – a strisce nere, portato leggermente arcuato verso il basso.
La lunghezza totale può arrivare sino a 8,5 centimetri e l’apertura alare può raggiungere i 13 centimetri: è la specie più grande tra quelle presenti nel Parco.

Spoglia di Anax imperator.

Le libellule  costituiscono l’ordine degli Odonati (dal greco: odús –óntos, ‘dente’) che è contrazione del termine odontognati: insetti dalle mandibole dentate. L’apparato boccale in questi insetti è, infatti, particolarmente sviluppato, sia nello stadio larvale che in quello adulto.
Anche nelle libellule, come per molti altri ordini di animali, il passaggio tra i diversi stadi di sviluppo lascia una spoglia, l’esuvia (dal lat. exuviae ‘spoglie’, derivato di exuĕre ‘spogliare’) che spesso ci permette di risalire alla specie che ha effettuato la metamorfosi.

Pyrrhosoma nymphula ♂, Zigottero tipico (ali ripiegate all’indietro)

L’ordine degli Odonati si divide prevalentemente in due sottordini: Anisotteri e Zigotteri.
Diverse sono le differenze tra i due raggruppamenti ma la più caratteristica e di più facile osservazione è data dal portamento delle ali a riposo:
– distese a formare una ‘T’ con l’addome negli Anisotteri (come in Anax imperator, foto sotto);
– ripiegate longitudinalmente lungo l’addome negli Zigotteri (come in Pyrrhosoma nymphula, foto sopra). 

Anax imperator ♂, Anisottero tipico (ali distese)

Larva di Zigottero fotografata nel suo ambiente naturale, l’acqua di uno stagno temporaneo

La fase acquatica della vita delle libellule passa spesso inosservata, a meno che non si abbia la curiosità di esplorare i fondali di fiumi a corso lento, di stagni e di pozze d’acqua temporanee. In alcune specie la fase larvale dura alcuni mesi ma in alcune, più sensibili alle trasformazioni ambientali, può durare anche diversi anni.

Esuvia di Libellula depressa

La vista posteriore della spoglia mostra l’apertura toracica da cui l’adulto (chiamato anche immagine, cioè lo stadio ultimo della metamorfosi degli insetti) è uscito.

Libellula depressa

Altro Anisottero frequente in questa stagione è Libellula depressa (il nome specifico è dovuto alla forma appiattita dell’addome). Il maschio si riconosce facilmente per l’addome molto più largo che in qualunque altra specie e di colore azzurro. In comune con la femmina ha una vistosa macchia bruno scuro alla base delle ali, più estesa nelle ali posteriori.

Libellula depressa ♂ (vista ventrale)

Vista da sotto la specie appare scura, di un colore che ricorda quello di certi coleotteri.

Libellula depressa

La femmina di Libellula depressa depone le uova volando sopra la superficie dell’acqua, spesso disturbata da maschi della stessa specie … incerti sul buon esito delle precedenti copule. Il rumore dello sfregamento delle ali di diversi soggetti, maschi in lotta per il territorio o maschi e femmine, è uno dei suoni che accompagna, ai margini degli specchi d’acqua, le prime calde giornate di primavera.

Risorse on line:
http://www.odonata.it/
http://www.british-dragonflies.org.uk/


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