
Incontro all’Unire di Mornese dedicato ai “contadini custodi”
Martedì 25 febbraio l’ente è intervenuto presso l’Unite di Mornese con una lezione dal titolo “Agrobiodiversità – I contadini custodi come riferimento per la tutela e la valorizzazione territoriale”.

L’intervento è stato dedicato alle attività dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni per il recupero delle razze bovine locali a rischio di abbandono e all’antica fiera del bestiame di Capanne di Marcarolo.
Le razze autoctone rappresentano un vero e proprio bacino di biodiversità che incarna storia, cultura, tradizioni del territorio.
La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha stimato 7745 razze locali di cui solo il 7% può essere considerato non a rischio.
Una parte importante dell’European Green Deal è dedicata all’agricoltura e alla strategia Farm to Fork (F2F) (Dal produttore al consumatore) il piano decennale messo a punto dalla Commissione europea per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.
La strategia “Dal produttore al consumatore” mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare sostenibile che dovrebbe:
- avere un impatto ambientale neutro o positivo;
- contribuire a mitigare i cambiamenti climatici e ad adattarsi ai suoi impatti;
- invertire la perdita di biodiversità;
- garantire la sicurezza alimentare, la nutrizione e la salute pubblica, assicurando che tutti abbiano accesso a cibo sufficiente, sicuro, nutriente e sostenibile;
- preservare l’accessibilità economica dei prodotti alimentari, generando nel contempo rendimenti economici più equi, promuovendo la competitività del settore dell’approvvigionamento dell’UE e promuovendo un commercio equo.

Il Complemento Sviluppo Rurale (CSR) della Regione Piemonte in attuazione del Piano Strategico Nazionale PAC 2023-2027 riconosce che la conservazione delle razze autoctone riveste una particolare importanza per la salvaguardia della biodiversità animale, con il deposito di geni unici potenzialmente utili anche per altri sistemi produttivi, per la valorizzazione economica, sociale e culturale di sistemi di allevamento rurale che consentono la tutela di territori altrimenti abbandonati.
Proprio il legame storico-culturale con il territorio, il modello di allevamento rurale in aree marginali e le caratteristiche distintive dei prodotti ottenuti da queste razze sono le leve per lo sviluppo di filiere di nicchia, potenzialmente ad alto valore aggiunto.
In un contesto che si contraddistingue per una maggiore sensibilità da parte dei consumatori e dei cittadini nei confronti dell’allevamento, la disponibilità di carni bovine provenienti da allevamenti rurali riconducibili a razze autoctone rappresenta un’opportunità da cogliere.
La Regione Piemonte ha programmato 21 interventi agroambientali a premio, la cui entità compensa i maggiori costi o i minori ricavi derivanti da pratiche eco-compatibili volontarie che superino quelle di baseline descritte nei Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA) o in altre normative di riferimento.

Uno di questi è l’intervento ALLEVATORI CUSTODI DELL’AGROBIODIVERSITA’ finalizzato a favorire la tutela e lavalorizzazione della biodiversità animale e vegetale e della biodiversità naturale, ed è rivolto a incentivare l’allevamento di razze locali, al fine di ovviare al fenomeno di estinzione/erosione delle risorse genetiche animali autoctone.
Dopo questo breve inquadramento normativo e programmatico delle attività dell’ente, sono stati proiettati alcuni video della fiera delle Capanne di Marcarolo e interviste ai protagonisti della manifestazione.
L’incontro si è concluso con la visione di alcune foto storiche e più recenti con soggetti del mondo contadino del territorio.















Calendario delle prossime lezioni
Giovedì 13 marzo (orario: 16/17)
Il buio che arricchisce la biodiversità
Relatrice: dott.ssa Mara Calvini
Martedì 25 marzo 2025 (orario: 16/17)
Biodiversità e diversità linguistica: una relazione millenaria nella storia dell’umanità
Relatrice: prof.ssa Elisa Arecco
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