
Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese per la transizione digitale
L’ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino Piemontese, nell’ambito della transizione digitale programmata per le Pubbliche Amministrazioni da AGID (Agenzia per l’Italia Digitale), prosegue il percorso di adeguamento e aggiornamento dei sistemi informatici in grado di armonizzare la gestione della documentazione amministrativa e contabile, in una prospettiva di maggior efficienza e contenimento della spesa.
Le linee guida sono quelle del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (2024-2026), che è lo strumento programmatico di AGID per la trasformazione digitale nazionale, operando sulla Pubblica Amministrazione.
DoQui e Acta
L’ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese, in questo contesto, ha recentemente attivato DoQui, piattaforma per la gestione documentale, e Acta per la gestione dell’archivio elettronico e del protocollo informatico dell’ente.
I due software applicano inoltre il principio promosso da AGID per il riuso di software esistenti a catalogo della PA, in questo caso attivi in Regione Piemonte.
Il tema della dematerializzazione degli archivi cartacei risulta cruciale affinché le amministrazioni possano conseguire i propri obiettivi di digitalizzazione. Per questo nella Pubblica Amministrazione si sta da tempo realizzando un processo di modernizzazione e innovazione.
Una delle condizioni necessarie per accrescere la trasparenza, ridurre i tempi e semplificare l’azione amministrativa è rappresentata dalla disponibilità, presso ciascuna PA, di un sistema gestione documentale funzionalmente evoluto.
Una tendenza che la crisi economica, con l’imperativo di ridurre inefficienze e sprechi da una parte, e l’entrata in vigore di alcune normative dall’altra, sta contribuendo ad accelerare.
Un altro elemento delle strategie di innovazione della gestione documentale è la tutela dell’ambiente, che si persegue attraverso la riduzione dell’utilizzo di carta e toner, insieme a un contenimento dei consumi di elettricità imputabile a dispositivi di gestione dei documenti cartacei.
Un recente studio sul “Documento Digitale” realizzato da NetConsulting per conto di InfoCamere ha evidenziato i costi complessivi, spesso nascosti, di una gestione documentale tradizionale: ogni anno in Italia vengono stampate circa 115 miliardi di pagine, di cui 19,5 miliardi inutilizzate, che generano un onere di 287 milioni di euro all’anno. In generale, ogni documento cartaceo viene riprodotto dalle 9 alle 11 volte generando un costo di 18 euro per documento. Per quanto riguarda l’archiviazione dei documenti, in media 1 documento su 20 viene perduto, il 3% dei documenti è archiviato erroneamente e il costo per recuperare uno di questi è stato stimato in 120 euro.
Ecosistema digitale amministrativo
L’ente ha in programma entro il 25 luglio 2025 di attivarsi nell’ambito di un sistema di sportelli unici e di sviluppare l’ecosistema digitale attraverso la fruizione e l’alimentazione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Il Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 prevede che gli enti locali possano attivarsi in modo coordinato con le amministrazioni capofila (hub nazionali e/o regionali), attraverso spazi di interoperabilità (basati sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati – PDND) per definire processi digitali collettivi a supporto dei servizi erogati ai cittadini. Le amministrazioni capofila possono in questo modo agevolare i bisogni e il raggiungimento degli obiettivi dei singoli enti locali attraverso la condivisione dei processi di servizio.
Risulta quindi di fondamentale importanza per tutte le pubbliche amministrazioni una forte collaborazione tra i vari livelli istituzionali coinvolti per la corretta strutturazione di e-service (servizi digitali integrati e interoperabili che fanno uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione)
Tra gli obiettivi prioritari di ciascun ente quindi ci sarà l’individuazione di quei procedimenti/procedure più richiesti/utilizzati da cittadini/imprese, che possono beneficiare dell’applicazione dei principi once-only (principio per cui l’amministrazione non chiede al cittadino e all’impresa le informazioni ed i dati di cui è già in possesso) e API-first (Application Programming Interface – vengono utilizzate per integrare nuove applicazioni con sistemi software esistenti consentendo a diversi programmi di comunicare tra loro).
Sistema di autenticazione SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) CIE (Carta di Identità Elettronica)
L’identità digitale SPID/CIE è la soluzione che permette, con un’unica identità digitale, di accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione, ai quali fornisce dati identificativi certificati.
Grazie a finanziamenti del PNRR, attraverso il CSI Piemonte (Consorzio per il Sistema Informativo che dal opera nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione), l’ente si è federato per gestire un sistema di autenticazione basato su SPID/CIE (https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid) per autenticare i cittadini sul proprio portale istituzionale.
Open data e data governance
La valorizzazione del patrimonio informativo pubblico è un obiettivo strategico per la Pubblica Amministrazione per affrontare efficacemente le nuove sfide dell’economia basata sui dati (data economy), supportare gli obiettivi definiti dalla Strategia europea in materia di dati, garantire la creazione di servizi digitali a valore aggiunto per cittadini, imprese e, in generale, per tutti i portatori di interesse e fornire ai vertici decisionali strumenti data-driven da utilizzare nei processi organizzativi e/o produttivi. L’ingente quantità di dati prodotti dalla Pubblica Amministrazione, se caratterizzati da un’alta qualità, potrà costituire, inoltre, la base per una grande varietà di applicazioni come, per esempio, quelle riferite all’intelligenza artificiale.
Nel 2025 l’ente si è impegnata quindi a pubblicare e mantenere aggiornati 15 dataset per alimentare la piattaforma nazionale dati (https://www.dati.gov.it/) attraverso la piattaforma della Regione Piemonte che a sua volta alimenta quella nazionale: https://www.dati.piemonte.it/#/home
Oltre a diventare partner attivo dei dati, l’Ente potrà valutare il patrimonio degli open data già esistenti ed in continua crescita per migliorare ed integrare i propri servizi sfruttando gli elementi resi disponibili dal catalogo.
Intelligenza Artificiale (IA)
L’intelligenza artificiale ha il potenziale per essere una tecnologia estremamente utile per la modernizzazione del settore pubblico.
L’IA sembra essere la risposta alla crescente necessità di migliorare l’efficienza e l’efficacia nella gestione e nell’erogazione dei servizi pubblici. Tra le potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale si possono citare le capacità di: automatizzare attività di ricerca e analisi delle informazioni semplici e ripetitive, liberando tempo di lavoro per attività a maggior valore; aumentare le capacità predittive, migliorando il processo decisionale basato sui dati; supportare la personalizzazione dei servizi incentrata sull’utente, aumentando l’efficacia dell’erogazione dei servizi pubblici anche attraverso meccanismi di proattività.
L’Unione Europea mira a diventare leader strategico nell’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico.
L’ente nel 2025, nell’ambito del Piano Triennale per l’informatica, dovrà quindi definire un percorso di conoscenze ed utilizzo dell’intelligenza artificiale seguendo le linee guida europee ed italiane per sfruttare al meglio anche questa possibilità nel rispetto della privacy e della dignità umana applicando i principi previsti per la Pubblica Amministrazione.
Accesso al cloud e sicurezza digitale
L’evoluzione delle moderne tecnologie e la conseguente possibilità di ottimizzare lo svolgimento dei procedimenti amministrativi con l’obiettivo di rendere efficace, efficiente e più economica l’azione amministrativa, ha reso sempre più necessaria la “migrazione” verso il digitale che, però, al contempo, sta portando alla luce nuovi rischi, esponendo imprese e servizi pubblici a possibili attacchi cyber.
L’Ente è da tempo impegnato sul fronte delle applicazioni in Cloud, rispettando da anni il principio di Cloud First per la definizione di nuovi progetti e per la progettazione dei nuovi servizi nell’ambito di nuove iniziative da avviare in coerenza con il modello Cloud della PA.
Per questa ragione deve migliorare le connettività delle sedi verso internet e deve aumentare la sicurezza informatica (cybersicurezza)
Da oltre un anno l’ente dispone di una piattaforma di gestione degli endpoint, dispositivi che possono connettersi ad internet per lo scambio di informazioni con una rete di computer, che consente di difendere le postazioni di lavoro dagli attacchi informatici e di gestire la sicurezza e l’aggiornamento in maniera centralizzata.
Nell’ambito del 2025 è previsto un piano formativo specifico dedicato alla consapevolezza degli utenti rispetto ai temi della cybersicurezza e del “firewall umano”; oltre a disporre di sistemi di sicurezza è fondamentale infatti che gli utenti acquisiscano competenze per individuare possibili attacchi non solo basati sulla tecnologia e sappiano attuare strategie di protezione efficaci.
Transizione Digitale
La completa transizione digitale per un ente come quello delle Aree protette dell’Appennino Piemontese non è così semplice: nei territori montani e pedemontani, infatti, non sempre la connessione internet, ormai indispensabile per qualsiasi attività, garantisce la necessaria efficienza. Nei prossimi anni sarà determinante quindi lo sviluppo della Rete RUPAR (Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale) che potrà consentire un miglioramento delle performance e del grado di ridondanza degli accessi garantendo l’elevato standard di sicurezza necessario.
Per approfondimenti :
- Proprio Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 : https://www.agid.gov.it/sites/agid/files/2025-01/Piano_Triennale_per_l_informatica_nella_PA_2024-2026_Aggiornamento_2025.pdf
- sito AGID : https://www.agid.gov.it/it
- Agenzia per l’Italia Digitale : https://www.dati.gov.it
- Open Data della Regione Piemonte : https://www.dati.piemonte.it/#/home
Dichiarazioni art. 20 D.Lgs. 39/2013
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