Appennino News

COLLABORAZIONE CON LE AREE PROTETTE DEL PO PIEMONTESE PER IL MONITORAGGIO DELL’AVIFAUNA ACQUATICA SVERNANTE

I guardiaparco delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno preso parte al Progetto IWC (International Waterbird Census), per il monitoraggio dell’avifauna acquatica svernante, presso le Aree Protette del Po Piemontese, Centro di Referenza regionale per l’Avifauna Planiziale.

Il periodo previsto annualmente per il progetto è tutto il mese di gennaio; il personale dell’ente ha partecipato a quattro giornate: l’11 dedicato all’avifauna acquatica svernante,  il 18 e il 25 per il censimento dei cormorani (Phalacrocorax carbo) e il 20 il monitoraggio delle gru (Grus grus) nell’ambito del progetto CRANEWIN (Crane Wintering in NorthWest Italy).

Le osservazioni sono state molto interessanti:

  • Anatidi: germano reale (Anas platyrhynchos), alzavola (Anas crecca), moretta (Aythya fuligula), moriglione (Aythya ferina), codone (Anas acuta), canaglia (Mareca strepera), fistione (Netta rufina), mestolone (Spatula clypeata);
  • Ardeidi: garzetta (Egretta garzetta), nitticora (Nycticorax nycticorax), airone cenerino (Ardea cinerea), airone bianco maggiore (Ardea alba), airone guardabuoi (Bubulcus ibis) e il raro airone schistaceo (Egretta gularis);
  • Gruidi: gru (Grus grus)
  • Phalacrocoracidi: cormorano (Phalacrocorax carbo) e marangone minore (Microcarbo pygmeus)
  • Laridi: gabbiano comune (Chroicocephalus ridibundus), gabbiano reale (Larus michahellis);
  • Limicoli: piro piro piccolo (Actitis hypoleucos);
  • rapaci: falco di palude (Circus aeruginosus), albanella reale (Circus cyaneus), sparviero (Accipiter nisus).

I dati completi delle osservazioni verranno resi noti  Aree Protette del Po Piemontese al termine del monitoraggio.

Il progetto IWC in Italia è coordinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); i dati vengono raccolti da oltre 400 rilevatori, in gran parte volontari, le cui capacità tecniche vengono testate con apposite prove. La copertura che si ottiene, per molte regioni italiane, è vicina alla totalità delle zone umide esistenti.

Il Progetto IWC (International Waterbird Census)
https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/progetto-iwc-italia

L’avifauna acquatica svernante nelle zone umide italiane viene censita da oltre un ventennio nell’ambito di un progetto (International Waterbird Census) che copre la totalità dei Paesi europei e mediterranei. Si tratta di censimenti che hanno carattere assoluto (si mira a rilevare il numero di tutti gli individui presenti, di oltre 130 specie individuate secondo un criterio tassonomico). Le consistenze ottenute sono funzionali anche a stabilire le priorità di conservazione dei siti (criteri Ramsar, ZPS ecc.). In parallelo a questa attività, sono stati svolti dal 2005 ad oggi analoghi monitoraggi lungo le coste della Libia, su finanziamento RAC-SPA di Tunisi (Convenzione di Barcellona), con lo scopo aggiuntivo di addestrare personale locale all’attività di censimento.

Gli obiettivi del progetto sono:

  • stimare le dimensioni delle popolazioni delle varie specie di uccelli acquatici;
  • quantificare i popolamenti locali e definire il valore dei siti;
  • descrivere le variazioni numeriche (trend) e distributive delle popolazioni delle diverse specie;
  • far confluire i dati in archivi internazionali che rendano possibile la loro analisi a livello globale o di macro-regioni (areali delle diverse popolazioni bio-geografiche);
  • teorica possibilità di quantificare un eventuale prelievo venatorio o l’impatto di perturbazioni ambientali.

Il coordinatore del progetto IWC del Piemonte orientale è Mauro Della Toffola maurodt11@gmail.com

Il progetto CraneWin

Nei suoi intendimenti il progetto CraneWin (Crane Wintering in NorthWest Italy) si propone di attuare un’attività di regolare monitoraggio delle gru svernanti nel nordovest italiano, al fine di studiarne la distribuzione spaziale (localizzazione delle aree principali di alimentazione e di “roost” ossia siti di riposo), i movimenti dei gruppi, la dinamica temporale, gli ambienti frequentati e gli eventuali impatti sulle coltivazioni, nonché i fattori di rischio o disturbo.

I coordinatori del progetto sono:

  • Gianfranco Alessandria (gian.alessandria@gmail.com) per le osservazioni relative al Piemonte occidentale (prov. di Torino, Cuneo, e Asti) ed, eventualmente, alla Val d’Aosta;
  • Laura Gola (laura.gola@parcodelpo-vcal.it) per le osservazioni relative al Piemonte orientale (prov. di Alessandria, Vercelli, Biella, Novara e Verbania) ed, eventualmente, alle province lombarde limitrofe.

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