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Gestione Forestale – Secondo incontro della Procedura Decisionale Partecipata per il Piano di Gestione della ZSC Langhe di Spigno Monferrato

Sabato 20 gennaio si è tenuto, presso il Teatro comunale di  Spigno Monferrato (AL), il secondo incontro della Procedura Decisionale Partecipata per la redazione del Piano di Gestione della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) IT1180010 “Langhe di Spigno Monferrato” nell’ambito del PSR 2014-2020 Misura 7, Operazione 7.1.2. – Bando 1/2022 “Stesura e aggiornamento dei Piani naturalistici”.

Il tema della riunione è stato la gestione forestale in regione Piemonte e nei Siti della Rete Natura 2000 ed in particolare all’interno della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) della Langhe di Spigno Monferrato che interessa i comuni di Spigno Monferrato (AL), Merana (AL), Mombaldone (AT), Roccaverano (AT), Serole (AT).

Relatrice della serata è stata la dott.ssa Iolanda Russo, funzionaria tecnica forestale delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese che ha presentato le procedure per gli interventi selvicolturali.

Nella prima parte dell’incontro è stato affrontato il quadro normativo; la risorsa forestale è tutelata a livello nazionale dal Testo Unico Forestale (D.L.vo 03/04/2018 n. 34), ma la gestione è delegata alle singole Regioni. In Piemonte la norma di riferimento è pertanto la Legge Regionale n. 4 del 2009 e il relativo Regolamento Forestale. (https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/normativa-forestale)

È stato successivamente affrontato il contesto specifico della ZSC della Langhe di Spigno che prevede le Misure di conservazione per la tutela dei Siti comunitari della Rete Natura 2000 del Piemonte e i Piani di Gestione Sito specifici.

A titolo esemplificativo, fuori dai Siti Natura 2000, per interventi selvicolturali maggiori di 150 quintali e su una superficie fino a 5 ettari (10 ettari per Imprese Forestali) è necessario presentare una Comunicazione Semplice oppure, oltre questi limiti, una Autorizzazione con Progetto di intervento redatto da un tecnico forestale abilitato.

La richiesta di taglio, che ha validità di 2 anni, deve essere inoltrata dal proprietario, gestore o utilizzatore del bosco, prima dell’inizio dei lavori, tramite gli Sportelli Forestali, oppure tramite fax, raccomandata o posta elettronica certificata, oppure ancora accedendo al Sistema Piemonte in modo autonomo tramite SPID.

All’interno dei Sito Natura 2000, invece, è sufficiente la Comunicazione Semplice se gli interventi selvicolturali sono conformi alle Misure di Conservazione e agli Strumenti di Pianificazione, in quanto già sottoposti a procedura di Valutazione d’Incidenza.

La differenza sostanziale riguarda le epoche di intervento; su tutto il territorio della regione Piemonte i periodi di taglio sono i seguenti:
– per quote fino a 600 metri s.l.m. : dal 1° ottobre al 15 aprile; 
– per quote fra gli 600 ed i 1.000 metri s.l.m. : dal 15 settembre al 30 aprile;
– per quote superiori ai 1.000 metri s.l.m. : dal 1° settembre al 31 maggio. 

All’interno dei Siti Natura 2000 è necessario, in aggiunta, rispettare il Silenzio selvicolturale che, per esempio, per la ZSC Langhe di Spigno Monferrato è il periodo dal 1° aprile al 15 giugno, in cui si assiste alla nidificazione delle specie avifaunistiche legate all’ambiente boschivo. 

Ci sono inoltre i cosiddetti “Alberi “Habitat”, caratterizzati da un grosso diametro, rami morti e cavità, i quali, se presenti, devono essere lasciati in numero di 4 per ettaro mentre, nelle Aree esterne a Natura 2000 sono sufficienti in numero di 2. 

In conclusione sono stati esposti i risultati emersi dai primi sopralluoghi svolti per la redazione del Piano di Gestione della ZSC considerando l’esperienza maturata dagli utilizzatori della risorsa forestale locale, al fine di iniziare a porre le basi di una gestione condivisa che abbia come scopo finale la gestione e la conservazione della biodiversità. 

La maggior parte dei boschi presenti nella zona, risulta essere querceto di roverella (Quercus pubescens) in associazione ad orniello (Fraxinus ornius), il quale non costituisce un habitat di interesse comunitario ma potrebbe creare le condizioni adatte alla presenza di specie animali  legate al legno (es. coleotteri, picidi, strigiformi, ecc..) per le quali sono di assoluta importanza gli alberi Habitat. 

Molto importante è inoltre la presenza dei castagneti, habitat di interesse comunitario, i quali si presentano principalmente governati a ceduo e che, per poter rimanere vitali, hanno bisogno di essere utilizzati; in caso contrario le ceppaie con volumi elevati potrebbero creare problemi di dissesto. 

I partecipanti, una quarantina, hanno dimostrato molto interesse per gli argomenti trattati e proposto un approfondimento sulla viabilità forestale.

Al termine l’Amministrazione comunale di Spigno Monferrato ha richiesto la possibilità di attivare presso i propri uffici uno Sportello Forestale al fine di agevolare le pratiche relative alle attività silvocolturali del territorio della ZSC.