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Procedura partecipata per la redazione del Piano di Gestione della ZSC IT1180010 “Langhe di Spigno Monferrato” 

Venerdì 24 novembre presso il Cinema Teatro di Spigno Monferrato (AL) si è tenuto il primo incontro relativo alla Procedura Decisionale Partecipata per la redazione del Piano di Gestione della ZSC (Zona Speciale di Conservazione) IT1180010 “Langhe di Spigno Monferrato” nell’ambito del PSR 2014-2020 Misura 7, Operazione 7.1.2. – Bando 1/2022 “Stesura e aggiornamento dei Piani naturalistici”.

All’incontro erano presenti 53 partecipanti tra i quali diversi Sindaci, il G.A.L. Borba, l’Arpa Piemonte, la Provincia di Alessandria e molti agricoltori e tecnici locali

Il programma dell’incontro è stato il seguente:

  • 14.00 -14.30 : Registrazione partecipanti
  • 14.30 -14.45: Introduzione a cura dell’Ente di Gestione 
  • 14.45-15.30: Presentazione del Piano di Gestione: argomenti, obiettivi, ricerche e temi di approfondimento (a cura dei tecnici incaricati, con il supporto di ARPA Piemonte)
  • 15.30-16.15: Plenaria di introduzione; suddivisione dei partecipanti in gruppi di discussione, in base all’appartenenza alle diverse categorie di portatori di interesse (residenti, operatori economici, amministratori, tecnici, associazioni etc..) e inizio discussione 
  • 16.15-16.30: pausa
  • 16.30 –18.00: lavoro dei gruppi tematici coordinati dai facilitatori
  • 18.00 -18.30: plenaria di discussione e presentazione dei primi risultati emersi 

Approfondimento

foto G.Gola (Archivio APAP)

Il Piano di gestione presenta una impostazione interdisciplinare e, nel seguire l’impostazione delle Linee Guida regionali, delinea gli ambiti di interesse idonei a consentire la piena integrazione delle peculiarità e necessità locali con gli obiettivi di miglioramento ambientale e conservazione della biodiversità, integrando le molteplici forme di applicazione del comparto FEASR / PSR con l’ambito Natura 2000, entro un quadro previsionale funzionale a fornire un ulteriore impulso alla micro economia locale e alla sostenibilità. 

Al fine di assicurare una integrazione ottimale del Piano di gestione con le esigenze agro silvo pastorali locali e con l’assetto agro ambientale assunto negli anni da questo particolare territorio, è prevista una fase di consultazione pubblica tramite Procedure decisionali partecipate, le quali assicurano tra l’altro la corretta messa a fuoco dei fattori “SWOT” del territorio, ovvero punti di forza, debolezza, opportunità e minacce debitamente declinati a livello locale. 

Le Linee Guida regionali per la redazione dei Piani di gestione dei Siti Natura 2000 prevedono la seguente struttura: 

  • Introduzione 
  • Parte I: Quadro normativo di riferimento 
  • Parte II: Analisi conoscitive, esigenze ecologiche e problematiche di conservazione
  • Parte III: Strategia di gestione: gli obiettivi e le azioni 
  • Parte IV: Normativa

Gli interlocutori principali sono i residenti e gli operatori economici che hanno attività nel territorio del Sito Natura 2000, in particolare le Aziende agricole, Consorzi e Cooperative che svolgono attività di allevamento, produzione di prodotti lattiero caseari e agricoltura tradizionale (fienagione, orticoltura, frutticoltura). 

La conduzione sarà effettuata da un team di facilitatori esperti e prevede, a partire dalle idee e proposte attuali, l’elaborazione di scenari futuri per il territorio valutando possibilità, criticità e opportunità emerse durante gli incontri. 

Al termine degli incontri verrà prodotto un documento di “raccomandazioni” per l’Ente di gestione, che costituirà base di indirizzo per la redazione del Piano. 

Gli altri partecipanti saranno suddivisi nelle seguenti categorie: politici/amministratori, operatori economici, tecnici/esperti, utenti/cittadini. 

foto G.Gola (Archivio APAP)

In prima battuta, il tema centrale e fondamento del corpus pianificatorio è quindi rappresentato dall’agroambiente tradizionale nelle sue molteplici declinazioni; il particolare assetto assunto dai territori interessati vede infatti produzioni agro pastorali di eccellenza inserite in un variegato contesto ambientale, dove il mosaico di habitat di prateria xerica di interesse comunitario, tipicamente “man dependent”, si accompagna ad aree boscate entro le quali si trovano inseriti i vigneti dell’Alta Langa e le produzioni lattiero-casearie. E’ possibile altresì evidenziare la presenza di un agro ambiente tradizionale caratterizzato da una elevata idoneità per specie di uccelli di ambiente agrario, il cui indice di presenza, denominato a livello CEE “Farmland Bird Index”, risulta connesso ai criteri necessari in ambito FEASR per l’accesso ai finanziamenti comunitari. Preliminarmente, il quadro delle Analisi conoscitive (Parte II) può essere a grandi linee riferito ai seguenti ambiti di interesse: 

  • Ambito naturalistico ambientale: approfondimento scientifico su avifauna, lepidotterofauna e chirotterofauna, con redazione di Carte di idoneità ambientale; stato di conservazione degli habitat di interesse comunitario e assetto dell’agroambiente in termini di uso del suolo, con analisi della componente forestale al fine di individuare modalità di gestione condivisa di determinate componenti del soprassuolo. 
  • Analisi socio economica, elenco delle buone pratiche e dei progetti di sostenibilità in campo agricolo attuati dalle comunità locali e finanziati dai fondi FEASR/PSR, individuazione degli ambiti di possibile interesse in relazione ai finanziamenti PSR della nuova programmazione 
  • Relazioni ecologiche e reti ambientali proprie dell’agroambiente tradizionale presente nel Sito e analisi dei servizi ecosistemi e benefici veicolati dalle attività antropiche nel mantenimento di specie e habitat di interesse comunitario 
  • Analisi delle attività di ricerca ambientale effettuate da Enti e Istituti Universitari, risultati e possibili sviluppi in programmi futuri 

Per quanto riguarda la Parte III, Obiettivi e azioni, questi potranno essere pienamente individuati tramite l’attuazione di una Procedura decisionale partecipata, nel contesto della quale potranno essere identificate le aree da sottoporre in futuro a ripristino ambientale di habitat aperti attualmente soggetti a colonizzazione da parte di vegetazione forestale di invasione e le modalità di pianificazione della componente boschiva tipica delle alternanze dei pascoli arborati intervallati a vigneto e noccioleti. 

Si considera pertanto funzionale alle finalità delineate in ambito comunitario, nazionale e regionale una pianificazione che consenta di risolvere criticità gestionali e consentire l’avvio di uno sviluppo del territorio che valorizzi l’economia locale, le attività agropastorali tradizionali e l’ambiente nel suo complesso, anche in funzione del raggiungimento degli obiettivi della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/green-economy), in sinergia con le previsioni del Piano Paesaggistico Regionale, con le priorità stabilite dal “Quadro di azioni prioritarie” (Prioritized Action Framework – PAF) per la Rete Natura 2000 in Piemonte – Programmazione 2021-2027 e gli indirizzi comunitari e nazionali riguardanti la gestione dei Siti Natura 2000.