Primo incontro per la redazione del “Piano pluriennale economico-sociale” delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese
Venerdì 26 maggio un’ampia rappresentanza di amministrazioni e associazioni del territorio facenti parte del Consiglio dell’ente, della Comunità delle Aree Protette e della Consulta per la promozione del territorio ha partecipato al primo incontro del progetto per la redazione condivisa di un Piano pluriennale economico-sociale (PPES) delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.
Il PPES recepisce gli obiettivi e le priorità per la promozione e lo sviluppo economico e sociale dei territori interessati e di quelli ad essi adiacenti, nel rispetto delle finalità di tutela generali delle aree protette e dei vincoli stabiliti negli strumenti di pianificazione territoriale, in sintonia con il documento di programmazione economico-finanziaria della Regione.
L’art 25 della Legge regionale 29 giugno 2009, n. 19 (Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità) prevede che la Comunità delle Aree Protette, con il concorso della Consulta per il territorio e delle parti sociali ed economiche interessate, elabori un Piano Pluriennale Economico-Sociale relativo alle aree protette di propria competenza per la promozione delle attività compatibili, individuando i soggetti chiamati alla realizzazione degli interventi previsti anche attraverso accordi di programma.
Una volta predisposto dalla Comunità delle Aree Protette, il PPES verrà adottato dal Consiglio dell’ente e inviato alla Giunta regionale per approvazione.
La presentazione dell’iter di definizione del Piano pluriennale economico-sociale
A presentare l’iter per la definizione del PPES è stato il Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali della Regione Piemonte in collaborazione con l’IRES Piemonte (Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte).
Jacopo Chiara, dirigente del Settore Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali, ha introdotto la riunione sottolineando il carattere innovativo del progetto in quanto di interesse regionale, e non solo locale, con il coinvolgimento di tutte le Aree Protette del Piemonte, collocandosi all’interno di un contesto di riferimento istituzionale, culturale, strategico e di politiche di ampio respiro a partire dai contenuti degli strumenti strategici nazionali e regionali rispetto alle sfide di sostenibilità: la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile del Piemonte, la Strategia della Montagna del Piemonte, la strategia delle Green Communities, SNAI e altri strumenti.
Rimanere “nei binari” delle strategie, regionali, nazionali ed europee, ha inoltre la finalità, in una fase successiva del percorso, di semplificare e agevolare le procedure per il finanziamento delle proposte di azione individuate dal PPES.
In questa prima fase il progetto si concentrerà su tre territori, tra i quali quello dell’Appennino Piemontese.
Ilario Abate Daga di IRES Piemonte e Sara Braccio del Settore Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali hanno quindi fatto una presentazione generale dei Piani pluriennali economici-sociali per le Aree Protette del Piemonte.
Il processo di elaborazione del PPES ha fin dall’inizio previsto l’obiettivo principale di aumentare processi di sviluppo territoriale sperimentali che integrino gli elementi di tutela ambientale con le esigenze di natura economica e sociale che i territori esprimono.
Alla luce di quanto approfondito nelle fasi di analisi è stato possibile individuare 4 temi prioritari volti a costituire la struttura del piano: 1. migliorare le condizioni per favorire la vivibilità, la residenzialità e sostenere il benessere delle persone; 2. realizzare un sistema economico-produttivo competitivo e sostenibile; 3. curare il territorio e valorizzare le risorse naturali; 4. aumentare l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Metodologicamente, alla luce di quanto descritto si è scelta una strada propositiva, individuando fin dall’avvio i temi quali elementi strutturanti l’intero processo di pianificazione. Si tratta di un percorso “al contrario” rispetto ai tradizionali modelli in cui si parte dall’analisi del contesto, l’individuazione di punti di forze e debolezza, per poi definire gli obiettivi, le strategie, le azioni e i progetti da attuare.
In questo percorso, condiviso anche dai Direttori degli Enti, si è scelto di mettere al centro le strategie, già definite, attraverso cui costruire un quadro conoscitivo specifico su ogni singolo tema e ogni singolo territorio.
Gli enti di gestione delle Aree Protette potrebbero essere i soggetti che avviano una visione di sviluppo socio-economico del territorio ampio. Il PPES quindi potrebbe essere visto anche come strumento di dialogo sul territorio per costruire una visione condivisa comune che mette al centro la vivibilità e la realizzazione di un sistema economico-produttivo competitivo e sostenibile.
Al termine della presentazione i partecipanti sono stati invitati alla compilazione di un primo questionario per l’individuazione delle priorità in riferimento ai 4 obiettivi specifici che perseguirà il Piano e, per ognuno di questi, l’azione prevalente sulla quale concentrarsi.
Entro fine giugno 2023 ci sarà una definizione condivisa delle strategie specifiche per tutti i territori; entro fine anno la definizione del quadro conoscitivo specifico del territorio delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese; infine entro giugno 2024 la definizione delle azioni e interventi da inserire nel Piano pluriennale economico-sociale locale.