Appennino News

Il monitoraggio del biancone finanziato dal 5 x 1000 per la ricerca scientifica delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese 


Basta una firma e il codice fiscale dell’ente 01550320061 

biancone in volo

Il monitoraggio 2021 del biancone (Circaetus gallicus) nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo ha portato a importanti informazioni scientifiche sugli aspetti ecologici ed etologici della specie.

Il dato più importante è che, nell’anno 2021, sono risultate 5 le coppie nidificanti nel Parco Capanne di Marcarolo e nel suo immediato intorno.

Il dato è frutto dei numerosi appostamenti dei guardiaparco, con la preziosa collaborazione di Massimo Campora e Renato Cottalasso della Società Il Piviere, già editrice del libro “Il biancone”, nell’ambito del progetto “Monitoraggio del biancone” finanziato dal 5 x 1000 per la ricerca scientifica delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.

Gli appostamenti, per ogni singolo nido, sono stati almeno 1 nel periodo pre-riproduttivo e 2 nel periodo post-riproduttivo. Al mattino dalle 6 alle 10 e alla sera dalle 17 all’imbrunire i guardiaparco, nei mesi di maggio e giugno, hanno potuto verificare le zone nido e il successo riproduttivo delle singole coppie.

Delle 5 coppie nidificanti solo 3 sono riuscite a portare all’involo il pullo, l’unico piccolo che la coppia alleva nella stagione riproduttiva, con la partecipazione attiva di entrambi i genitori in tutte le fasi, dalla cura del nido alla cova, dalla protezione del piccolo alla ricerca del cibo.

Le cause dell’insuccesso riproduttivo possono essere diverse: le condizioni meteo avverse, predazioni, interazione con coppie confinanti, immaturità della coppia o di uno dei due genitori o altro ancora.

Allo stato attuale i 3 giovani del Parco Capanne di Marcarolo hanno già il piumaggio nuovo e sono pronti per la migrazione autunnale verso il continente africano, che faranno insieme ai genitori, nel periodo tra il 15 e il 30 settembre.

Non ci resta che augurare loro BUON VIAGGIO !!!

Il 5 x 1000 per la ricerca scientifica delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese

La data unica entro la quale presentare la dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2020 è il 30 settembre 2021.

La destinazione del 5 per mille può essere espressa mediante la consegna dell’allegato unico presente nel modello CU 2020 che va consegnato per la presentazione della dichiarazione dei redditi ex Modello Unico Persone Fisiche o modello 730.

Per destinare il proprio 5×1000 dell’IRPEF alle Aree Protette dell’Appennino Piemontese è necessario scrivere il codice fiscale dell’ente di gestione 01550320061 e porre la propria firma nel riquadro “FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITÀ”.

ATTENZIONE: per la donazione del proprio 5×1000 alle Aree Protette dell’Appennino Piemontese non utilizzare la casella “SOSTEGNO DEGLI ENTI GESTORI DELLE AREE PROTETTE” perché esclusivamente destinata ai Parchi Nazionali.

ISTRUZIONI PER MODELLO 730 – CLICCA PER INGRANDIRE
ISTRUZIONI PER MODELLO UNICO – CLICCA PER INGRANDIRE

APPROFONDIMENTO SUL BIANCONE

Il biancone (Circaetus gallicus), simbolo del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, è tra i rapaci che si stagliano nel cielo dell’Appennino piemontese, uno dei più riconoscibili. Nella parte inferiore è bianco con barrature scure e il suo modo di volare è peculiare: intercala ampie e lente battute a planate o voli in posizione di “spirito santo” immobile nel cielo con le ali aperte.

Ha dimensioni medio/grandi (180/190 cm di apertura alare) e un peso di circa 2 kg. Abile volatore, è un migratore che sverna nel continente africano per poi tornare in primavera (a marzo) in Europa.

Alcune caratteristiche rendono il biancone un rapace molto “speciale”: la sua dieta, per esempio, è costituita quasi esclusivamente da rettili, in particolare da ofidi, e per questo motivo viene anche chiamato “aquila dei serpenti”.

Sul territorio dell’Appennino nidifica esclusivamente su conifere ed in particolare su pino nero e pino marittimo, in aree impervie e di difficile accesso. La femmina depone un solo uovo all’anno che viene covato da entrambi i genitori per circa 42/45 giorni. Dopo la schiusa il piccolo “pullo” passerà ancora 70 giorni prima dell’involo. A fine settembre la coppia con il giovane, ormai in grado di volare, torna nel continente africano percorrendo anche 4000 Km.

Alquanto schivo nei confronti dell’uomo, il biancone è molto sensibile ai disturbi antropici (tagli boschivi, mezzi fuoristrada, eccessivi rumori). Sull’Appennino ligure-piemontese, l’attuale consistenza è di almeno 50/60 coppie nidificanti, ma la specie in Europa ha uno stato di conservazione sfavorevole ed è ritenuta rara. Le modifiche delle pratiche agro-pastorali e l’abbandono dei prati-pascolo, con conseguente aumento delle zone forestali, sono i principali fattori limitanti per questo rapace.

La ricerca scientifica oggetto di contributo 5 x 1000 ha l’obiettivo di monitorare e studiare il biancone al fine di elaborare specifiche misure “specie-specifiche” di conservazione e di tutela del suo ambiente. 

Il progetto prevede due fasi: la prima consiste nell’individuazione e il monitoraggio dei siti riproduttivi nel Parco naturale delle Capanne di Marcarolo e nel suo immediato intorno; per la seconda fase la ricerca sarà dedicata allo studio degli aspetti ecologici ed etologici quali le abitudini alimentari, il successo riproduttivo, i periodi di migrazione, anche in relazione  ai cambiamenti climatici.