Approvati gli obiettivi e le misure di conservazione per 133 siti della Rete Natura 2000 del Piemonte
La Giunta regionale ha approvato la Deliberazione n. 10-398/2024/XII del 21/11/2024 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 48 del 28 / 11 / 2024) inerente i Format che individuano gli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie e, contestualmente, aggiornano le misure di conservazione dei corrispondenti siti della rete Natura 2000 piemontese, per i 133 siti della Rete Natura 2000 piemontese (Siti di Importanza Comunitaria – SIC e Zone Speciali di Conservazione – ZSC individuate ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” e Zone di Protezione Speciale – ZPS individuate ai sensi della Direttiva 147/2009/CE “Uccelli”).
Il processo tecnico di definizione degli obiettivi ha inoltre incluso l’adeguamento dei Formulari Standard dei siti sulla base dei parametri ecologici aggiornati (valori riportati nella Sez.1QCB del Format).
Il contenuto dei Format va ad integrare gli strumenti di gestione dei siti Natura 2000 (formulari standard,misure di conservazione sito specifiche correlate agli obiettivi e piani di gestione), completando le strategie di conservazione delle specie e degli habitat tutelati.
Gestione Rete Natura 2000 (dal sito della Regione Piemonte)
Con la legge 19 del 29 giugno 2009 e s.m.i. “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità”, la Regione Piemonte ha individuato, tra le altre cose, le modalità di gestione dei siti costituenti la Rete Natura 2000. Tali modalità si esplicano nella disposizione di Misure di Conservazione, nella delega dei siti a soggetti gestori e nella procedura di valutazione di incidenza di piani, progetti e interventi.
Misure di conservazione
La Giunta regionale dispone le Misure di Conservazione necessarie ad evitare il degrado degli habitat naturali e la perturbazione delle specie dei siti della Rete natura 2000. Tali misure comportano all’occorrenza l’approvazione di specifici “Piani di gestione”.
Con la DGR n. 55-7222 del 12/7/2023 – Allegato E sono state approvate, in attuazione dell’art. 40 della legge regionale 29 giugno 2009, n. 19, le “Misure di conservazione per la tutela della Rete natura 2000 del Piemonte”, in sostituzione delle precedenti approvate con D.G.R. n. 54-7409 del 7/4/2014 e successive modifiche.
Le misure sono costituite da una serie di disposizioni, articolate in buone pratiche, obblighi e divieti di carattere generale, efficaci per tutti i siti della Rete Natura 2000, unitamente a disposizioni specifiche relative a gruppi di habitat costituenti tipologie ambientali prevalenti presenti in ciascun sito, così come previsto dal D.M. 17 ottobre 2007 e s.m.i., recante “Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)”. Le Misure forniscono inoltre indirizzi per la redazione delle misure sito-specifiche e dei piani di gestione.
Obiettivi di Conservazione
La Commissione Europea nel 2015 ha aperto nei confronti dell’Italia la procedura d’infrazione 2015/2163 e nel 2019 tale procedura è stata integrata dalla messa in mora complementare, relativa alla mancata individuazione degli obiettivi di conservazione e delle misure di conservazione delle ZSC (Zone Speciali di Conservazione) designate ai sensi delle Direttive 92/43/CEE “Habitat” e 2009/147/CE “Uccelli”.
In particolare la messa in mora contesta che:
i) gli obiettivi di conservazione delle specie e degli habitat tutelati nei siti Natura 2000 mancano del tutto o non sono sufficientemente dettagliati;
ii) le misure di conservazione non garantiscono la loro attuabilità, in quanto non sono legate a obiettivi chiari e non sono sufficientemente dettagliate e quantificate.
A seguito di ciò, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha chiesto alle Regioni e Province autonome la compilazione di specifici Format, definiti dal Ministero stesso in conformità con le richieste della CE, all’interno dei quali devono essere indicati, per ogni habitat e specie, un obiettivo di conservazione, sulla base dello stato ecologico locale e nazionale, e le misure attraverso cui tale obiettivo verrà raggiunto, indicando anche un arco temporale preciso per il raggiungimento dell’obiettivo.
Con la D.G.R. n.10-398/2024/XII del 21/11/2024 sono stati approvati i Format che individuano gli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie per 131 siti della Rete Natura 2000 piemontese (SIC e ZSC).
- Testo D.G.R. n.10-398/2024/XII del 21/11/2024
- Format consultabili alla sezione “Siti della Rete Natura 2000 – cartografie e normativa”
Misure di conservazione sito-specifiche e Piani di gestione
Redatte in conformità con le Misure di conservazione regionali, sono adeguate agli obiettivi di conservazione di ciascun sito Natura 2000, e fanno riferimento ai formulari standard che ne descrivono le peculiarità scientifiche e agli obiettivi di conservazione.
Nel caso le caratteristiche territoriali lo richiedano sono corredate di specifici Piani di Gestione. Tali Misure sono necessarie al fine di designare i SIC in Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
A seguito dell’approvazione della D.G.R. n.10-398/2024/XII del 21/11/2024, le misure di conservazione sito-specifiche e i piani di gestione già approvati, sono automaticamente aggiornati.
Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
Si tratta della condizione di “maturità” dei SIC, dopo che sia stato specificato il soggetto gestore, e che siano stati designati dallo Stato membro competente mediante atto regolamentare/amministrativo, con cui sono definite le Misure di conservazione necessarie al mantenimento e al ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e/o delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato individuato.
Deleghe
La gestione dei Siti della Rete Natura 2000 è in capo alla Regione ma, secondo i disposti della L.R. 19/2009, può essere delegata agli Enti di gestione delle aree naturali protette (coincidenti, in tutto o in parte, o limitrofe) o ad altri Enti territoriali. Anche l’individuazione del soggetto gestore, fa parte del processo di designazione delle ZSC. I siti non delegati rimangono in gestione diretta al Settore regionale biodiversità e Aree naturali protette.