Prima lezione all’Unitre di Mornese – I Fiori dell’Appennino settentrionale: un tesoro ancora da (ri)scoprire
Martedì 1° ottobre si è svolta, presso l’Unitre di Mornese, la prima lezione di un ciclo di cinque incontri dedicati al tema della biodiversità e organizzati nell’ambito della collaborazione tra Unitre di Mornese e Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese.
Nel corso della presentazione del guardiaparco dott. Giacomo Gola è stata sottolineata l’unicità della flora del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo che ospita al suo interno quasi 1000 specie vegetali e vanta la presenza di ben tre entità esclusive dell’area Parco e delle sue immediate vicinanze.
L’Aquilegia ophiolithica, il Cerastium utriense e la Viola bertolonii, appartengono infatti al contingente endemico a ristretto areale della flora del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo: condividono cioè una distribuzione limitata a un territorio di poche centinaia di chilometri quadrati (le montagne dell’Appennino lìgure del “Gruppo di Voltri”, comprese tra la linea “Sestri – Voltaggio” – il ponente della città di Genova sino al primo paese della Val Lemme – e il Monte Bèigua). Un altro elemento di pregio dell’area, dovuto alle vicende geologiche e alla storia delle “migrazioni” indotte dalle alterne fasi climatiche della Terra nel corso delle più recenti fasi glaciali e interglaciali, consiste nell’ospitare, a pochi chilometri di distanza, specie tipiche dei climi freddi e dei climi caldi. Un’escursione nell’Appennino settentrionale ci permette di osservare piante a gravitazione mediterranea quali, ad esempio, l’ Alyssoides utriculata, e specie alpine come la Carex tendae.
Per tutti questi motivi, dai quali chiara emerge l’unicità del luogo, l’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese e l’Ecomuseo di cascina Moglioni organizzano dei momenti di divulgazione per (ri)scoprire con le persone del posto i tesori troppo spesso nascosti del nostro Appennino.
Calendario delle prossime lezioni
Martedì 12 novembre 2024 orario 15/16
Coltivare la biodiversità
Relatore: dott. Maurizio Ferrando
Martedì 25 febbraio 2025 (orario: 16/17)
Agrobiodiversità – I contadini custodi come riferimento per la tutela e la valorizzazione territoriale
Relatore: Lorenzo Vay
Giovedì 13 marzo (orario: 16/17)
Il buio che arricchisce la biodiversità
Relatrice: dott.ssa Mara Calvini
Martedì 25 marzo 2025 (orario: 16/17)
Biodiversità e diversità linguistica: una relazione millenaria nella storia dell’umanità
Relatrice: dott.ssa Elisa Arecco