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Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese per il monitoraggio annuale della colonia dei pipistrelli dell’Abbazia di Staffarda

Il 5 giugno la guardiaparco Mara Calvini delle Aree Protette Appennino Piemontese, esperta di chirotteri, ha collaborato al monitoraggio annuale sulla colonia riproduttiva di chirotteri dell’Abbazia di Staffarda.

Le attività di verificare della consistenza numerica stagionale dei pipistrelli sono iniziate dal 2016 con il coordinamento del Parco del Monviso. 

Nel corso del monitoraggio 2024, svolto con l’ausilio di termocamere, è stato possibile constatare la riproduzione dell’anno: i dati sono in linea con il passato nonostante le condizioni climatiche avessero fatto supporre che le nascite potessero ritardare.

La colonia di pipistrelli dell’Abbazia di Staffarda

L’Abbazia di Santa Maria di Staffarda a Revello, in provincia di Cuneo, è uno dei monasteri medievali più affascinanti e importanti del Piemonte.

Tuttavia l’Abbazia è famosa anche per essere la seconda maggior colonia riproduttiva di chirotteri nota nell’Italia nordoccidentale e una delle sole quattro di dimensioni cospicue note in Piemonte: le specie presenti sono il vespertilio maggiore (Myotis myotis) e il vespertilio di Blyth (Myotis blythii) e tra aprile e settembre-ottobre la loro consistenza numerica raggiunge circa 1.200 esemplari, in larghissima maggioranza femmine che qui si radunano per partorire. 

un esemplare di Myotis blythii durante le osservazioni, foto di Mara Calvini

Questa particolarità ha contribuito all’individuazione della Tenuta agricola di Staffarda come Sito di Interesse Comunitario riconosciuto dalla Rete europea Natura 2000, che dal 2019 è in gestione al Parco del Monviso. 

Le femmine gravide ogni anno utilizzano sempre lo stesso locale all’interno del chiostro dell’abbazia di Staffarda creando una vera e propria nursery, dove le femmine più esperte aiutano quelle più giovani durante il parto e insieme collaborano nella cura dei piccoli appena nati, uno solo per ogni genitrice. I chirotteri resteranno negli spazi dell’Abbazia per buona parte dell’estate: nella seconda metà di agosto comincerà la dispersione che proseguirà fino alla metà di ottobre, quando anche gli ultimi esemplari avranno abbandonato questo sito per poi raggiungere, verso novembre, i luoghi protetti dove trascorrere, in ibernazione, l’inverno. Nella prossima primavera le femmine torneranno qui per prepararsi alle nuove nascite. 

Vespertilio maggiore e vespertilio di Blyth sono molto simili tra loro e indistinguibili se non attraverso il maneggiamento degli esemplari; persino il loro verso di ecolocalizzazione (ultrasuoni) è molto simile, quindi indistinguibile anche attraverso monitoraggi effettuati con il bat-detector. Sono tra le specie più grandi della chirotterofauna europea e il primo può raggiungere apertura alare di 45cm, mentre il secondo è soltanto leggermente più piccolo. Fino alla metà del Novecento erano specie comuni: a causa delle alterazioni ambientali operate dall’uomo oggi sono invece minacciate d’estinzione. 

I pipistrelli sono animali molto longevi: le due specie presenti a Staffarda vivono dai 20 ai 30 anni. Il guano che producono è un eccellente concime, apportando notevoli quantità di azoto derivante dalla loro dieta: ogni pipistrello può mangiare fino a 2.000 zanzare per notte. Le zanzare compongono però solo l’1% della dieta dei chirotteri e ogni specie si è specializzata nella cattura di specifici gruppi di insetti.