Appennino News

IL CENTRO DI REFERENZA REGIONALE PER ERPETOFAUNA DELLE AREE PROTETTE DELL’APPENNINO PIEMONTESE COINVOLTO NEL PROGETTO DELLA RETE ECOLOGICA DELLA PROVINCIA DI CUNEO (PITEM BIODIV’CONNECT)

L’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese ha partecipato in qualità di Centro di Referenza Regionale “Erpetofauna” ai tavoli di lavoro nell’ambito del Progetto PITEM Biodiv’connect per la realizzazione di importanti documenti per la “Rete Ecologica della Provincia di Cuneo”, successivamente approvati con la Deliberazione del Consiglio provinciale di Cuneo n. 43 del 30.06.2023.

I documenti prodotti dal Gruppo di lavoro vanno ad integrare la Matrice Ambientale del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Cuneo al fine di perseguire in modo più completo e coerente gli obiettivi di tutela e salvaguardia della biodiversità già in esso contenuti e rappresentano gli allegati di riferimento per le valutazioni di carattere paesistico/ambientali relative a piani e progetti che insistono sul territorio.

L’obiettivo generale è la redazione di un disegno di Rete Ecologica Regionale basata sulle caratteristiche naturalistiche del territorio che venga recepito dagli strumenti urbanistici locali (PR, PTP..) definendo idonee misure di tutela e valorizzazione delle porzioni di territorio provinciale che svolgono ancora una funzione di connettività ecologica e che sono importanti per la salvaguardia della biodiversità.

La salvaguardia delle metapopolazioni, l’insieme delle popolazioni separate ma interconnesse geneticamente, può essere garantita attraverso la realizzazione di strutture lineari e corridoi ecologici, stepping-stones o territori semipermeabili. in modo da ricreare la connettività che spesso viene annullata dalle infrastrutture.

Nel tavolo di lavoro del Progetto sono state individuate le aree sorgenti particolarmente importanti per le popolazioni vitali di anfibi, attraverso la valutazione delle matrici ambientali, integrando il lavoro precedentemente elaborato da Arpa: sono stati confermati  i 9 erpetositi noti per la provincia di Cuneo e individuati altri 13 siti da includere nella Rete Ecologica, oltre a aste fluviali di interesse erpetologico e le “zone irrinunciabili”.

Gli step successvi del lavoro prevedono il proseguo di incontri con i diversi esperti per singoli gruppi tematici coinvolti (mammiferi, uccelli, artropodi, pesci, cavità sotterranee, ecc.) per arrivare all’apposizione di più livelli cartografici costituenti la Rete Ecologica della provincia di Cuneo, come è stato già elaborato per le province del Verbano-Cusio Ossola e Novara.

Nell’ambito del Progetto è stato organizzato anche un Convegno a Cuneo il 17 aprile 2023.

prof. Giuseppe Bogliani dell’Università di Pavia nel suo intervento “Il coinvolgimento degli esperti, i tavoli tematici e il metodo expert based: individuazione delle aree sorgente della rete ecologica provinciale”

LA RETE ECOLOGICA (www.isprambiente.gov.it)

Una delle definizioni maggiormente diffuse considera la Rete Ecologica come un sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità, ponendo quindi attenzione alle specie animali e vegetali potenzialmente minacciate. Lavorare sulla rete ecologica significa creare e/o rafforzare un sistema di collegamento e di interscambio tra aree ed elementi naturali isolati, andando così a contrastare la frammentazione e i suoi effetti negativi sulla biodiversità.
La rete ecologica è costituita da quattro elementi fondamentali interconnessi tra loro:

  • Aree centrali (core areas): aree ad alta naturalità che sono già, o possono essere, soggette a regime di protezione (parchi o riserve);
  • fasce di protezione (buffer zones): zone cuscinetto, o zone di transizione, collocate attorno alle aree ad alta naturalità al fine di garantire l’indispensabile gradualità degli habitat;
  • fasce di connessione (corridoi ecologici): strutture lineari e continue del paesaggio, di varie forme e dimensioni, che connettono tra di loro le aree ad alta naturalità e rappresentano l’elemento chiave delle reti ecologiche poiché consentono la mobilità delle specie e l’interscambio genetico, fenomeno indispensabile al man-tenimento della biodiversità;
  • aree puntiformi o “sparse” (stepping zones): aree di piccola superficie che, per la loro posizione strategica o per la loro composizione, rappresentano elementi importanti del paesaggio per sostenere specie in transito su un territorio oppure ospitare particolari microambienti in situazioni di habitat critici (es. piccoli stagni in aree agricole).

A questa definizione di rete ecologica va aggiunta una considerazione relativamente alle potenzialità in termini di fruibilità della rete per le popolazioni umane locali: la rete ecologica infatti, una volta definito come suo obiettivo prioritario quello della conservazione della biodiversità, si presta ad andare a costituire un sistema paesistico capace di supportare funzioni di tipo ricreativo e percettivo. Il miglioramento del paesaggio infatti diventa occasione per la creazione, ad esempio, di percorsi a basso impatto ambientale (sentieri e piste ciclabili) che consentono alle persone di attraversare il territorio e di fruire delle risorse paesaggisti-che (boschi, siepi, filari, ecc.) ed eventualmente di quelle territoriali (luoghi della memoria, posti di ristoro, ecc.).

PROGRAMMA EUROPEO DI FINANZIAMENTO ALCOTRA (www.regione.piemonte.it)

La CTE o Cooperazione Territoriale Europea, finanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), è un’obiettivo della Politica di Coesione dell’Unione Europea attraverso il quale viene attuata la Strategia Europea 2020. La CTE, conosciuta anche come Interreg, promuove la collaborazione tra diversi Stati membri appartenenti all’Unione Europea, attraverso una collaborazione mirata alla realizzazione di azioni congiunte, alla costruzione di reti tra territori a livello nazionale, regionale e locale e ad uno sviluppo economico, sociale e territoriale armonioso. Il tutto in maniera tale da oltrepassare eventuali ostacoli di frontiera. In questo contesto si inserisce il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia ALCOTRA (Alpi Latine – COoperazione TRAnsfrontaliera) i cui obiettivi prevedono proprio lo sviluppo sostenibile del territorio e dei sistemi economici e sociali ad esso correlati. All’interno del contesto ALCOTRA, per l’obiettivo specifico 3.2 – BIODIVERSITÀ, migliorare la gestione degli habitat e delle specie nell’area transfrontaliera, nasce il Progetto Integrato Tematico (PITEM) Biodiv’Alp – Proteggere e valorizzare la biodiversità e gli ecosistemi alpini attraverso una partership e una rete di connettività ecologiche transfrontaliere. Un progetto dedicato alla protezione, alla gestione, alla conservazione e alla valorizzazione della biodiversità alpina.

Per approfondimenti: Piano Integrato Tematico – PITEM – Biodiv’Alp https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/biodiversita-aree-naturali/piano-integrato-tematico-pitem-biodivalp