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L’Appennino Piemontese in rappresentanza dei Parchi del Piemonte al Salone Internazionale del Libro di Torino

Domenica 21 maggio Lorenzo Vay, addetto stampa delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, ha partecipato all’incontro ‘Piemonte Parchi, specchio della Natura’, al Salone Internazionale del libro di Torino, nello spazio istituzionale ‘Arena Piemonte’, in rappresentanza dei Parchi del Piemonte.

Un incontro pensato per festeggiare i 40 anni di Piemonte Parchi, la rivista di informazione e divulgazione naturalistica nata nel 1983, dedicata all’ambiente, al turismo, al clima, all’energia e, soprattutto, ai Parchi e alle Aree Protette della Regione Piemonte. 

Gli altri ospiti sul prestigioso palco sono stati Davide DeMichelis, giornalista e documentarista, Battista (Batti) Gai, noto fotografo naturalista, e Filippo Cravero Guida Ambientale escursionistica.

A condurre l’incontro Emanuela Celona, Direttrice di Piemonte Parchi, che ha posto agli ospiti una serie di domande dedicate ai temi della divulgazione e dell’educazione ambientale.

Queste le domande rivolte a Lorenzo Vay:

E.C.: La Redazione diffusa di  Piemonte Parchi, lo scorso 3 maggio, ha aderito alla Giornata Nazionale dell’Informazione Costruttiva perché vorremmo rendere notiziabile la quotidianità del parco. Come fare? 

L.V.: L’informazione e la comunicazione nei Parchi è molto importante perché, sempre di più, è necessario parlare di tutela ambientale e di progetti per la salvaguardia della biodiversità in riferimento anche all’attuale situazione di cambiamenti climatici. Il Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali della Regione Piemonte, nel 2019, ha per questo pensato ad una “Redazione Diffusa” offrendo la possibilità ai referenti della comunicazione degli Enti di gestione delle Aree protette di partecipare ad un percorso di professionalizzazione giornalistica, nell’ambito della Redazione di Piemonte Parchi, al fine di individuare almeno un addetto stampa per ogni Parco. Un progetto che, essendo diffuso sul territorio piemontese, non solo rappresenta un vantaggio per il singolo ente che può contare su un professionista dell’informazione, ma diventa un risultato importante per l’intero sistema regionale dei parchi che può avvalersi di veri e propri corrispondenti locali, ovvero sentinelle accreditate e affidabili per raccontare le attività e i progetti nei territori di competenza.

E.C.: Il capitale naturale è entrato nella nostra Costituzione nel 2022 (art. 9) tra i principi fondamentali della Repubblica italiana perciò la nostra deve essere ‘la prima generazione che lascia i sistemi naturali e la biodiversità dell’Italia in uno stato migliore di quello in cui  li ha trovati’. I parchi sono da sempre impegnati nella sua tutela: eppure vengono ancora considerati un vincolo, e non un’opportunità. Come cambiare questa percezione? 

L.V.: Si, la legge costituzionale del 2022 ha introdotto un nuovo comma che stabilisce che la Repubblica italiana  “tutela l’ambiente, la biodiversita’ e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni“. Per fortuna i Parchi non sono gli unici impegnati nella tutela dell’ambiente e la consapevolezza della sempre più stringente necessità nella tutela e nella conservazione della biodiversità è sempre più diffusa. Le aree protette sono però, dalla loro istituzione, anche laboratori di sviluppo sostenibile per cui il loro compito è anche quello di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori, nel rispetto delle finalità di tutela generali delle aree protette, valorizzando la storia e le tradizioni locali. I Parchi inoltre hanno un importante valore sociale come fornitori di servizi ecosistemici, ovvero i molteplici benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano come, ad esempio,  la produzione di cibo, l’acqua potabile, la regolazione del clima e delle maree, l’impollinazione, il controllo delle infestazioni, ecc. 

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