Appennino News

TERMINATO IL CORSO DI FORMAZIONE SULLA COMUNICAZIONE PER I GUARDIAPARCO DEI PARCHI PIEMONTESI

Il 26 e il 27 giugno si è tenuto presso il Centro di Formazione Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada il Corso di formazione sulla comunicazione, della durata di 14 ore, rivolto al personale di vigilanza dei Parchi piemontesi.

Il programma del Corso è stato il seguente:

primo giorno

  • fondamenti della Comunicazione Umana
  • competenza dell’ascolto attivo
  • stile comportamentale assertivoTeorie di riferimento ed esercitazioni pratiche

secondo giorno

  • assertività e negoziazione
  • reattività Verso la Proattività
  • tecniche di comunicazione e gestione delle emozioni
  • tecniche di comunicazione e gestione dei conflitti

Al termine della seconda giornata è stata somministrata una prova di verifica degli apprendimenti.

E’ inoltre previsto un successivo incontro di follow-up della durata di 4 ore.

Obiettivo del corso

L’obiettivo del corso, condotto dalla formatrice certificata Luisa Danieli, è connesso allo sviluppo e al consolidamento della capacità di comunicare con l’utenza, utilizzando uno stile comportamentale assertivo al fine di guadagnare autorevolezza e al contempo evitare situazioni conflittuali, anche anticipando e correggendo in modo propositivo possibili comportamenti scorretti da parte del pubblico.

Il corso vuole essere un percorso innovativo e sperimentale per una figura del guardiaparco moderna in grado di far fronte alle nuove sfide e nuovi servizi richiesti alle pubbliche amministrazioni anche nei rapporti con l’utenza.

Oggi infatti al personale di vigilanza dei Parchi è richiesto, oltre ad una preparazione approfondita sulle norme e sulle tecniche di polizia amministrativa e giudiziaria, anche la capacità di prevenire e gestire gli eventuali conflitti nelle attività di vigilanza.

Questo primo corso a carattere sperimentale ha visto la partecipazione del personale di vigilanza di 5 enti di gestione della Regione Piemonte: Aree Protette dell’Appennino Piemonte, Aree Protette del Po Piemontese, Aree Protette delle Alpi Cozie, Aree Protette del Monviso e Aree Protette dell’Ossola.

Il metodo utilizzato è stato un mix di lezioni frontali, volte a fornire i necessari inquadramenti teorici, ed esercitazioni pratiche, con test di auto-valutazione, simulazioni di situazioni e casi portati dai partecipanti e lavori in sottogruppi.

Alcuni commenti dei partecipanti

Perchè è utile per i guardiaparco un corso sulla comunicazione?

Per la natura del suo ruolo un guardiaparco è continuamente chiamato ad interagire con varie persone, spesso per veicolare messaggi di educazione ambientale. Conoscere i meccanismi della comunicazione può permettere di assolvere i nostri compiti con maggiore efficacia (Luca Martignoni – Aree Protette dell’Ossola)

Perchè il guardiaparco è una figura di interfaccia fondamentale tra l’utenza delle Aree Protette e l’Ente di Gestione, e nel lavoro quotidiano è costantemente in rapporto con fruitori che possono mostrare comportamenti (ed emozioni) di vario tipo. Saper comunicare in modo efficace diviene così una competenza quantomai indispensabile. (Debora Barolin – Aree Protette Alpi Cozie)

Perchè fornisce strumenti adeguati per migliorare le capacità comunicative e in particolare per gestire situazioni in cui la comprensione reciproca consente di agire in modo appropriato, sia tra colleghi sia nei confronti dei fruitori (Daniela Roveda – Aree Protette Appennino Piemontese)

Ti viene in mente un episodio in cui avresti potuto mettere in pratica le tecniche di comunicazione apprese nel Corso ?

Molti esempi nei quali una migliore empatia con le persone avrebbe facilitato il processo (Giacomo Gola – Aree Protette Appennino Piemontese)

Si, in un caso in cui non ho saputo gestire la comunicazione con i trasgressori (Valeria Genovese – Aree Protette Po Piemontese)

Gli episodi sono molti, in gran parte legati alle situazioni in cui vengono contestati degli illeciti. Capita però anche di di dover rassicurare persone in difficoltà oppure di dover persuadere fruitori o residenti all’adozione di buone pratiche finalizzate alla tutela del patrimonio naturalistico e storico nelle Aree Protette (Davide Giuliano – Aree Protette Alpi Cozie)