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Piombo nelle munizioni da caccia – Partecipazione dei guardiaparco al Workshop

Le Misure di conservazione per la tutela della Rete Natura 2000 del Piemonte prevedono espressamente il divieto di utilizzo di munizionamento al piombo.

Da tempo è nota la pericolosità del piombo per la salute umana e animale: provoca una grave forma di avvelenamento conosciuta con il nome di saturnismo (da saturno, nome che gli antichi alchimisti davano al piombo), una grave malattia che può essere sia acuta che cronica dovuta all’esposizione al piombo.

Una volta assorbito dall’organismo, il piombo si può accumulare con effetti dannosi anche a basse dosi, causando malattie a livello cardio-vascolare, renale, digestivo, riproduttivo, con effetti tossici anche sul sistema nervoso.

L’utilizzo delle munizioni da caccia con piombo comporta la contaminazione delle prede con frammenti metallo pesante e il rilascio nell’ambiente di tale sostanza.

Questo scenario, oltre ad aspetti sanitari per gli utenti esposti, ha ripercussioni sull’ambiente, in particolare sulla fauna delle zone umide che possono ingerire il piombo presente nei sedimenti,  sui predatori al vertice della catena alimentare, e indirettamente sull’uomo.

L’avvelenamento cronico provoca inoltre una riduzione della fertilità e diminuisce le probabilità di sopravvivenza dei nidiacei, e ha potenziali ricadute su tutta la popolazione. Uno studio coordinato da ISPRA pubblicato nel 2018 stima che nel territorio dell’Unione Europea siano almeno 40 le specie di uccelli acquatici a rischio di avvelenamento da piombo e circa 700.000 gli individui che muoiono all’anno, che rappresentano circa il 6% delle popolazioni acquatiche svernanti in Europa.

E’ bene ricordare infine che il Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità (Legge regionale 29 giugno 2009, n. 19) all’art art 55 comma 15 prevede per la violazione delle Misure di conservazione per la tutela della Rete Natura 2000 del Piemonte, tra le quali il divieto di utilizzo di munizionamento al piombo, una sanzione amministrativa da 1.010 euro.

WORKSHOP “PIOMBO NELLE MUNIZIONI DA CACCIA: PROLEMI e SOLUZIONI”

Sabato 22 ottobre il personale dell’Area di Vigilanza ha partecipato ad un Workshop dal titolo “PIOMBO NELLE MUNIZIONI DA CACCIA: PROLEMI e SOLUZIONI” organizzato dall’ente di gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore a Cameri (NO) con il patrocinio dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale), del Parco Nazionale dello Stelvio e della Lombardia Vulture Conservation Foundation.

Il corso ha visto interventi molto interessanti di importanti relatori esperti del tema :

  • Giuseppe Bogliani – Professore di Zoologia Università degli Studi di Pavia, Presidente del Centro Italiano Studi Ornitologici ed Editor della Rivista italiana di Ornitologia
  • Alessandro Andreotti – Naturalista, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
  • Ettore Zanon – Coordinatore Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino, esperto di formazione faunistico venatoria, giornalista. Componente di Ammunition Working Group e Firearms Working Group FACE (European Federation for Hunting and Conservation)
  • Enrico Bassi – Naturalista, ERSAF-Parco Nazionale dello Stelvio e Vulture Conservation Foundation
  • Roberto Viganò – Veterinario, Studio Associato AlpVet e Ars.Uni.VCO

GUARDA I VIDEO DEGLI INTERVENTI

Guarda anche l’interessante documentario “Munizioni di piombo: la grave minaccia per aquila reale, gipeto e altri avvoltoi alpini” pubblicato dal Museum of Nature South Tyrol

Per approfondimenti: