Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese al XII Congresso Italiano di Teriologia
Le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno partecipato al XII Congresso Italiano di Teriologia (branca della zoologia che studia la biologia dei mammiferi) che si è tenuto dal 8 all‘11 giugno 2022 a Cogne (Aosta), nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Il programma completo del XII Congresso Italiano di Teriologia è visionabile sul sito dell’Associazione Teriologica Italiana (ATIt) https://www.mammiferi.org/eventi/xii-congresso-italiano-di-teriologia/
A rappresentare l’ente c’era la guardiaparco Mara Calvini, referente per le Aree Protette dell’Appennino Piemontese per i monitoraggi Natura 2000 delle specie della Direttiva “Habitat” n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, nonché consigliere del Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC), affiliato all’Associazione Teriologica Italiana, organizzatrice del convegno.
All’importante appuntamento le Aree Protette dell’Appennino Piemontese hanno portato un poster (pannello che riassume gli elementi essenziali di una ricerca) dedicato al Progetto di Ricerca REM per la stima dell’abbondanza e della densità dei cinghiali, coordinata dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino.
Si tratta della più importante iniziativa a livello nazionale per lo scambio di esperienze e conoscenze sulla biologia, ecologia e conservazione dei mammiferi in Italia. Un’occasione di incontro tra ricercatori, esperti del settore, pubblici amministratori e pubblico appassionato.
Il poster delle Aree Protette Appennino Piemontese per la stima dell’impatto diretto del virus della peste suina africana (PSA) sui cinghiali
L’Associazione Teriologica Italiana, organizzatrice del convegno, ha inserito nell’ambito della sezione dedicata ai poster, la ricerca in atto nel Parco Capanne di Marcarolo finalizzata alla stima dell’impatto diretto del virus della peste suina africana (PSA) sui cinghiali e l’impatto indiretto sulle specie simpatrici (presenti nella stessa area) in un periodo di un anno, da marzo 2022 ad aprile 2023, con il metodo REM (Random Encounter Model – Modello di incontro casuale) basato sui dati di trappole fotografiche per la stima della densità di popolazione della fauna selvatica senza riconoscimento individuale (Rowcliffe et al. 2008).
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale con elevata morbilità (percentuale dei casi di malattia) e mortalità (percentuale dei casi di morte) segnalate nei suini domestici e nei suini selvatici.
La malattia ha un impatto negativo sull’industria della carne suina con perdite sia dirette che indirette dovute all’eliminazione obbligatoria degli animali dalle aree colpite e alle severe restrizioni sulla commercializzazione della carne suina.
Si stima che l’impatto della PSA sulla popolazione di cinghiali provochi una riduzione della densità che raggiunge il 95% a 1 anno dopo l’epidemia di PSA.
In Italia la PSA è stata rilevata per la prima volta nel cinghiale Sus scrofa, nel gennaio 2022, nella zona dell’Appennino ligure-piemontese.
Pertanto, al fine di valutare l’impatto della malattia sulla popolazione locale di cinghiale ad alta densità, è stato avviato uno studio per la stima della densità e il monitoraggio a lungo termine nell’area del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, mediante l’utilizzo di 40 fototrappole posizionate casualmente sul territorio oggetto di studio sulla base della copertura del suolo.
Ciascuna trappola fotografica è posta a 40 cm da terra, esposta a nord, con riferimenti spaziali posti al centro del campo visivo a 2,5, 5, 7,5 e 10 m e al margine del campo visivo di 55°. Le trappole fotografiche sono impostate per funzionare continuamente e al momento del trigger (scatto dovuto al passaggio dell’animale) per scattare una sequenza di 8 immagini, con un ritardo tra i trigger di 1 secondo.
Utilizzando un modello di incontro casuale (REM), validato su cinghiale dal consorzio Enetwild (https:// wildlifeobservatory.org/our-approccio), è stata calcolata la densità del cinghiale nel periodo marzo-aprile 2022 che è inferiore a 1 individuo al km quadrato.
I valori di densità vengono calcolati indicativamente ogni 4-8 settimane a seconda del numero di sequenze rilevate dalle trappole fotografiche dispiegate per un periodo di almeno 12 mesi per monitorare con precisione l’andamento della popolazione.
Questi risultati sono i primi dati sul campo che stimano la densità di cinghiali nell’area infetta da PSA nell’Italia nordoccidentale. L’andamento della popolazione di cinghiali e animali selvatici simpatrici sono dati essenziali per valutare l’impatto della malattia nell’area colpita. REM in una modalità non invasiva ed efficace applicabile su vaste aree geografiche e su lunghi periodi di tempo.
Il metodo REM (Random Encounter Model – Modello di incontro casuale) è una modalità non invasiva ed efficace applicabile su vaste aree geografiche e su lunghi periodi di tempo, altamente standardizzato per la stima della densità non invasiva in un’ampia gamma di contesti ambientali ed è tra i metodi di riferimento dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
L’applicazione della stima della densità delle trappole fotografiche nell’epidemia di PSA recentemente accertata nel Nord Italia fornirà uno strumento prezioso per i veterinari e i gestori della fauna selvatica per un approccio scientifico alla mitigazione e alla prevenzione delle malattie e per una comprensione completa della risposta dell’ecosistema su un multi- base delle specie.