Natura 2000 – Le “pietre verdi” della ZSC del Bacino del Rio Miseria (Comuni di Pareto e Ponzone)
La ZSC (Zona Speciale di Conservazione) del Bacino del Rio Miseria è uno dei sette Siti Natura 2000 amministrati, per conto della Regione Piemonte, dall’ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.
Il territorio compreso nella ZSC del bacino del Rio Miseria, affluente di destra del Torrente Erro, ha un’estensione di circa 2.057 ettari e insiste sui comuni di Ponzone e di Pareto, nell’acquese, nella parte sud-occidentale della provincia di Alessandria al confine con quella di Genova, ad una altitudine compresa tra i 280 e i 703 metri di quota.
E’ stata istituita nel 2010 come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della Direttiva Habitat (Direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche) della Commissione Europea per poi diventare ZSC (Zona Speciale di Conservazione) nel 20016 con l’approvazione delle misure di conservazione necessarie al mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle popolazioni delle specie per cui il sito è stato designato.
La natura del substrato roccioso di quest’angolo di Appennino è riferibile alle cosiddette “pietre verdi” ovvero dall’affioramento prevalente delle serpentiniti che devono questo nome al loro aspetto che ricorda quello della pelle dei serpenti.
Sono il prodotto della trasformazione metamorfica in ambienti ricchi di acqua di originarie peridotiti, rocce ultrabasiche (cioè molto povere di silice) formate in prevalenza da peridoto, altro nome dell’olivina, che si è trasformata nel minerale chiamato serpentino.
Sono ricche di magnesio e ferro e di nichel e cromo come elementi minori.
All’affioramento si presentano brulle e con poco suolo, con forme ed aspetto assai suggestivi ed interessanti anche da un punto di vista meramente estetico.
La vegetazione presente è scarsa e tipica a motivo della forte escursione termica tra giorno e notte, del poco suolo e della sua composizione chimica ricca di elementi non graditi da molte specie di piante.
Il manto boschivo risale i profondi valloni fino alla sommità dei rilievi, rivestendo le superfici spesso in maniera stentata.
I boschi sono costituiti soprattutto da querceti di rovere (Quercus petraea), con la presenza anche di roverella (Quercus pubescens) e secondariamente da castagneti e rimboschimenti.
Sono presenti anche alcuni nuclei di pino marittimo (Pinus pinaster) che rappresentano una delle rare stazioni piemontesi in cui è spontaneo.
Nelle zone meno acclivi, si trovano praterie xeriche (ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido) che occupano, insieme agli arbusteti, parte dei terreni un tempo destinati al pascolo ed alle coltivazioni, ormai quasi completamente abbandonate.