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Monitoraggio sulla migrazione primaverile dell’avifauna nel Parco Capanne di Marcarolo – aprile

Dal 12 al 19 aprile si è svolto il secondo periodo di monitoraggio sulla migrazione primaverile dell’avifauna, in transito da Sud verso Nord, sul monte Vesolina – Piani di Praglia, al confine sud-orientale del Parco – Zona Speciale di Conservazione “Capanne di Marcarolo”.

Il progetto ha come obiettivo quello di monitorare il passaggio di alcune specie dell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” e di valutare la consistenza quali-quantitativa delle loro popolazioni nel corso degli anni, con particolare riferimento alle specie target.

guardiaparco durante l’osservazione dei rapaci in migrazione sul monte Vesolina

Le osservazioni fatte nel mese di aprile sono state modeste ma occorre considerare che le condizioni meteo non sono state sempre favorevoli e che il fronte di migrazione in primavera è piuttosto ampio. Le specie osservate sono state le seguenti:

  • falco di palude
  • nibbio bruno
  • nibbio reale
  • biancone
  • lodolaio
  • gheppio
  • poiana
  • sparviere
  • rondone
  • rondine
  • balestruccio

La specie target del mese di aprile : il falco di palude (Circus aeruginosus)

falco di palude (Circus aeruginosus) – Archivio APAP foto Giacomo Gola

Il Falco di palude, come dice il nome, è una specie estremamente legata alle zone umide (paludi e fragmiteti), specialmente durante la fase riproduttiva.

È un rapace di dimensioni medio-grandi (lunghezza 48-56 cm, apertura alare 115-135 cm) appartenente alla famiglia degli Accipitridi (Accipitridae).

L’aspetto è differente nei due sessi : la femmina è più grande e ha un piumaggio più uniforme con tonalità marrone; il maschio invece ha tonalità cromatiche inconfondibili, con piume marroni, mantello rossiccio, ali e coda grigio chiaro, mentre da sotto appare completamente chiaro, con le punte delle ali nere.

È facile da osservare mentre cerca la corrente termica e guadagna quota senza battere le ali oppure nel momento della caccia, in cui alterna tratti di volo battuto a tratti in planata con le ali tenute a “V”. Le sue prede sono piccoli mammiferi, uccelli acquatici, rettili e anfibi.

La migrazione primaverile verso Nord comincia già a fine marzo prevalentemente con i maschi, seguiti successivamente, da metà aprile, dalle femmine e dai giovani.

guardiaparco durante l’osservazione dei rapaci in migrazione sul monte Vesolina

Durante la migrazione riescono a volare ad altezze tali da riuscire a superare le catene montuose, anche se di solito preferiscono volare a bassa quota. Nel Parco di Capanne di Marcarolo gli individui transitati avevano volo radente ad un’altezza di circa 40 m dal suolo  anche grazie alla particolare conformazione del territorio del punto di osservazione del M.te Vesolina.

Il suo areale di nidificazione è molto ampio : va dalla Scandinavia e Finlandia al Nord Africa, fino all’Asia. In Italia la popolazione è stimata in 200-300 coppie; nidifica nel basso corso del fiume Po (Pianura Padana) e in maniera localizzata in Toscana, nel Salento, Calabria e Sardegna (Martelli & Rigacci, 2005)

Attualmente il falco di palude è considerato Vulnerabile per la Lista Rossa Italiana ed è inserito nell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli”. La distruzione delle zone umide e la persecuzione diretta hanno costituito fattori cruciali nel determinare a livello continentale il calo della specie negli scorsi decenni. Attualmente, la protezione sia della specie sia degli habitat delle zone umide hanno probabilmente consentito il recupero numerico e l’espansione territoriale della specie in Italia.