FOLIAGE E SAPORI D’AUTUNNO SULL’APPENNINO PIEMONTESE
Il 22 settembre è iniziato ufficialmente l’autunno e sull’Appennino piemontese è tempo di foliage e di riscoperta delle tante specialità eno-gastronomiche locali
Con l’arrivo dell’autunno l’Appennino si veste di mille colori; i paesaggi si trasformano in una tavolozza con infinite sfumature di giallo, rosso, arancione, marrone, verde.
L’autunno è infatti la stagione migliore per apprezzare la spettacolarità della Natura e il tripudio di colori caldi e rilassanti dei boschi: le varianti di colore dei frassini, dal giallo acceso, al rosso vinaccia, al marrone intenso o la molteplicità di gradazioni della chioma del faggio, che in un solo albero esprime tutti i passaggi cromatici della maturazione autunnale, oppure ancora la persistenza del verde dei castagni che hanno appena assolto il loro compito fruttifero.
Il termine foliage indica appunto questa variazione del colore delle foglie degli alberi nel periodo autunnale. Una passeggiata nei boschi può diventare in questa stagione un’occasione per uscire dalla quotidianità e concedersi una piacevole giornata immersi nei colori, nei suoni e nei profumi della Natura con la brezza marina tra i capelli e il sole tiepido che riscalda il corpo e l’anima.
In autunno tornano protagoniste inoltre le tantissime iniziative eno-gastronomiche del territorio, in cui i ristoranti e gli agriturismi propongono le ricette della tradizione a base di prodotti locali: funghi, tartufi, castagne, vini, carne, formaggi, composte e tanto altro.
L’occasione potrebbe essere proprio l’iniziativa “FOLIAGE E SAPORI D’AUTUNNO SULL’APPENNINO PIEMONTESE” promossa dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese per l’inizio della stagione autunnale, nell’ambito del progetto #ParchidaGustare del Settore Biodiversità e Aree naturali della Regione Piemonte.
Nella sezione dedicata al progetto del sito istituzionale delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese (PARCHI DA GUSTARE) sono scaricabili gli elenchi dei produttori e dei ristoratori del Parco Capanne di Marcarolo, della Riserva del Neirone e del Parco Alta Val Borbera, con la proposta di menù tradizionali con l’utilizzo di prodotti locali e stagionali, nonché i “prodotti bandiera” che sono stati individuati come espressione della storia, della cultura e delle tradizioni dei rispettivi territori.
I ravioli nel vino “Ovada” sono il prodotto bandiera del Parco Capanne di Marcarolo con il “tuccu” come ingrediente principali della ricetta : la carne di matamà di manzo o castrato viene cucinato a fuoco molto lento, per due o tre ore, con l’utilizzo di casseruole di rame o coccio. A cottura ultimata il “tuccu” può essere utilizzato sia per il ripieno dei ravioli sia per il sugo dei ravioli stessi; un’ottima alternativa, però, è la degustazione all’interno di una scodella, innaffiati con il vino locale Ovada docg, per avere un piatto povero ma dal sapore intenso. L’Ovada è un vino dal colore rosso rubino tendente al granato che si ottiene esclusivamente da uve dolcetto coltivate in 22 comuni nella zona dell’Ovadese, tutti in provincia di Alessandria.
La Riserva del Neirone è invece rappresentata dal rinomato vino “Gavi”, un vino bianco docg di uve cortese, che viene prodotto in tre diverse tipologie: tranquillo, frizzante e spumante. Nella zona di origine è accompagnato ai “tajarin al tartufo”, un piatto di pasta all’uovo condito con burro, parmigiano e tartufi.
Infine il prodotto bandiera del Parco dell’Alta Val Borbera è la “Carne all’Erba” ottenuta da bovini allevati al pascolo per otto mesi all’anno, da aprile a novembre, e in stalla durante la stagione invernale, non legati in postazioni fisse e alimentati con fieno e mangimi prodotti localmente. Questa scelta rispecchia le ultime direttive in tema di benessere animale e una filosofia di allevamento etico.
Tutti i lettori inoltre potranno condividere la propria esperienza di visita e di partecipazione al progetto “Parchi da Gustare” attraverso il gruppo facebook “PIEMONTE PARCHI – Magazine di informazione e divulgazione naturalistica”:le parole chiave del progetto sono #parchidagustare, #piemonteparchi, #appenninopiemontese, #piemonte, #mangiarbene, #natura
Il Progetto #ParchidaGustare
Il progetto promuove l’importanza della biodiversità, nelle Aree Protette regionali, anche sotto il profilo agro-alimentare.
Ogni anno, a partire dal 24 Maggio (Giornata Europea dei Parchi), 27 Aree Protette, 120 ristoratori e 140 produttori del territorio hanno partecipato al progetto, mettendo a disposizione i locali delle loro attività, per proporre ai visitatori menù tipici del territorio e mettendo in luce un universo di gusti legati soprattutto alla tradizione rurale.
Un contributo variegato e consistente che è stato raccolto, qualche anno fa, in due “speciali” di Piemonte parchi : ’Parchi da gustare – I prodotti’ e ‘Parchi da gustare – Le ricette’ scaricabili dal sito http://www.piemonteparchi.it
Nella convinzione che la qualità di un territorio si rifletta anche nella qualità dei suoi prodotti e che preservare significhi tutelare un patrimonio di produzioni rispettose della tradizione e dell’ambiente, i volumi Parchi da Gustare sono stati solo la prima tappa di un progetto più ampio che ha permesso la realizzazione di un data base per il censimento dei prodotti, dei produttori e dei ristoratori delle Aree naturali del Piemonte. E’ inoltre in programma la realizzazione futura di una App consultabile da smartphone e tablet e l’ideazione di un Marchio di provenienza con la stesura di un disciplinare per i produttori e ristoratori che la Regione assegnerà a coloro che vorranno distinguersi per l’adozione di sistemi produttivi sostenibili e rispettosi dell’ambiente.