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Scuola di disegno naturalistico IL PENNELLO – Disegnare e dipingere la biodiversità

Dalla  collaborazione tra l’artista Lucilla Carcano e l’Ente Aree Protette Appennino Piemontese e’ nata la Scuola di Disegno Naturalistico “Il Pennello”, che  presenta un’ampia offerta  di corsi e laboratori rivolti ad allievi esperti o principianti, o dedicati agli studenti delle scuole del territorio.

Le gemme bianche e tomentose del sorbo montano, localmente chiamato “pennello”, rappresentano in modo squisito la duplice finalità  di un’iniziativa basata sull’apprendimento delle tecniche del disegno e della pittura, ma mirante nel contempo ad una crescita della consapevolezza ambientale sul territorio.

Obiettivo del progetto  è trasformare matite e pennelli in  sensibili  strumenti  di studio e conoscenza,  con l’aiuto dei quali scoprire  la ricchezza  della biodiversità custodita  nel territorio del Parco delle Capanne di Marcarolo.

Le date dei prossimi laboratori sono le seguenti:

Acquerello botanico a Lerma
Sede operativa Aree Protette Appennino Piemontese
(orario 10-17 con un’ora di pausa)

  • 6 aprile
  • 9 maggio
  • 8 giugno
  • 7 settembre
  • 5 ottobre
Disegno naturalistico en plein air
Ecomuseo di Cascina Moglioni a Capanne di Marcarolo – Bosio (AL)
(orario 15-18)
  • 6 luglio

Costi

  • 35,00 euro le giornate di laboratori da 3 ore
  • 65,00 euro le giornate di laboratorio da 6 ore

SCARICA LA SCHEDA DI PRENOTAZIONE

Per informazioni ed iscrizioni:
www.lucillacarcano.com
fb ScuoladidisegnonaturalisticoIlPennello
bliss@lucillacarcano.it
tel 3934630898

BELLEZZA E UTILITA’ DEL DISEGNO NATURALISTICO (Lucilla Carcano)

C’è in ognuno di noi un potenziale di conoscenza e consapevolezza della realtà – e del nostro “essere” nella realta’ – che spesso rimane inespresso. La pratica del disegno contribuisce a far emergere questo potenziale. Un disegno dal vero e fatto a mano contiene in sé il racconto del nostro processo conoscitivo relativo al  soggetto rappresentato, contiene la sintesi del nostro sforzo di comprensione ed elaborazione.

Utilizzando mezzi tecnologici, a me pare, quel processo conoscitivo viene sterilizzato nel risultato finale. Nel disegnare, una “banale” foglia si trasforma sotto i nostri occhi in una struttura complessa e affascinante. Non parliamo poi di un fiore…

Posso testimoniare che, durante i miei laboratori, spesso gli allievi verbalizzano questa sensazione di meraviglia.  Quando accade, per me è molto bello: mi sembra allora di aver dato loro la chiave che apre una finestra fino a quel momento chiusa.

Questo  strumento sensibile che è il disegno viene praticato, quando va bene, durante l’infanzia e fino all’adolescenza, dopodichè la stragrande maggioranza delle persone lo abbandonano,  come si abbandonano appunto i giochi dell’infanzia. Ma disegnare è molto più che giocare: forse che Leonardo Da Vinci ha passato la vita a trastullarsi in passatempi infantili?

Inoltre: viviamo immersi in una cultura antropocentrica, autoreferenziale, direi anche asfittica. Una rinnovata attenzione al mondo altro  delle piante, degli animali, della natura selvatica – che vuol dire autosufficiente ed autonoma – può aprirci inaspettati orizzonti di meraviglia, immaginazione, benessere, può renderci più consapevoli della realtà delle cose, e fare di noi esseri umani più completi.

SCARICA LA SCHEDA DEL PROGETTO DIDATTICO IL PENNELLO

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