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Conoscere il cane da protezione!

Conoscere il cane da protezione – Piccola guida per escursionisti consapevoli

 

 

Chi è

Il cane da protezione è un animale di grossa taglia che nasce, cresce e vive costantemente con il bestiame: il suo compito è proteggerlo dai potenziali predatori. Le razze che si trovano più frequentemente sulle nostre montagne sono il Pastore Maremmano-Abruzzese e il Cane da Montagna dei Pirenei, grossi cani bianchi (talvolta con il mantello a chiazze scure) di circa 35-50 Kg che, a volte, sono difficili da distinguere se si trovano in mezzo al gregge.

Qual è il suo lavoro

A differenza dei cani da pastore, che accompagnano costantemente il pastore aiutandolo a radunare il bestiame e obbedendo ai suoi ordini, i cani da protezione lavorano con un certo margine di autonomia: devono poter essere in grado di decidere da soli e tempestivamente come agire nei confronti di una minaccia al bestiame ma, ovviamente, ciò non significa che possano essere lasciati liberi senza il controllo di una persona. Il pastore è sempre responsabile del comportamento dei suoi cani!

I cani da protezione rappresentano uno degli strumenti più efficaci per la riduzione delle predazioni e, nello stesso tempo, sono una sicurezza per l’allevatore stesso, che – ricordiamolo – passa molte ore tutti i giorni da solo in montagna.

Non utilizzare i cani da protezione potrebbe portare il bestiame a un altro rischio di predazione, rendendo molto difficoltoso il lavoro per il pastore.

I cani da protezione reagiscono verso qualsiasi elemento che rappresenti una minaccia per il bestiame, escursionisti che non tengono comportamento corretti inclusi. Capita purtroppo che alcuni cani non correttamente addestrati manifestino comportamenti aggressivi anche verso le persone: un cane equilibrato e un escursionista informato possono invece incontrarsi in montagna senza incidenti.

Come mi comporto se incontro un cane da protezione in montagna

Non bisogna mai attraversare il gregge passando tra gli animali ma bisogna sempre aggirarlo. E’ probabile che il cane si avvicini abbaiando e che eventualmente possa anche “annusare” l’intruso. Molto spesso il cane lo accompagnerà lungo il tragitto, fino a quando reputerà che non vi sia più pericolo per gli animali. Se il bestiame non viene disturbato, anche i cani resteranno più tranquilli.

Non bisogna gridare né fare movimenti bruschi con braccia o bastoni o, tantomeno, lanciare sassi verso i cani o verso il bestiame.

Nel caso in cui il cane si avvicini, bisogna fermarsi ed evitare di guardare il cane diritto negli occhi (segno di sfida). Per allontanarsi, indietreggiare piano senza voltare le spalle al cane e guardando verso il basso.

Se sei in bicicletta, conviene scendere dal mezzo e accompagnarlo a mano fino ad allontanarsi dal bestiame.

Se ci sono dei bambini, è necessario tenerli vicino a sé o prenderli in braccio.

Se si ha un cane, va tenuto al guinzaglio, evitando di prenderlo in braccio.

Se, nonostante tutto, il cane mantenesse un comportamento aggressivo, va segnalato al Comune in modo che il proprietario possa agire di conseguenza, cercando fermamente di correggerne il comportamento.

 

Approfondimenti

“Il progetto LIFE WOLFALPS”

Il progetto europeo LIFE WOLFALPS “Il lupo sulle Alpi” lavora per la conservazione a lungo termine della popolazione alpina di lupo, che lentamente e in modo naturale sta riconquistando gli spazi da cui era stato cacciato un secolo fa.

Affinché il lupo abbia un futuro sulle Alpi è necessario imparare nuovamente a convivere con questa specie: promuovere l’adozione di misure di prevenzione degli attacchi ai domestici, contrastare le uccisioni illegali, incoraggiare una migliore conoscenza e una maggiore tolleranza nei confronti del lupo sono le principali azioni che il progetto LIFE WOLFALPS sviluppa per contribuire in modo determinante a questo lungo processo. Non ci sono scorciatoie: la conservazione passa attraverso la convivenza. LIFE WOLFALPS abbraccia tutto l’arco alpino sul versante italiano e in territorio sloveno. Coinvolge dodici partners dal Piemonte alla Slovenia e decine di Enti e Associazioni che hanno deciso di supportare il progetto LIFE WOLFALPS.

Centro di referenza regionale “Grandi carnivori”

L’Ente di gestione delle Aree protette dell’Appenino piemontese è associato al Centro di referenza per la gestione di specie animali selvatiche tutelate denominato “Grandi Carnivori”.

Per saperne di più http://www.centrograndicarnivori.it/

 

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