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La Notte dei pipistrelli (European Bat Night) – venerdì 25 agosto

Nell’ambito del calendario APPENNINO RACCONTA il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo propone per venerdì 25 agosto a Tagliolo Monferrato una serata dedicata ai pipistrelli, in occasione della European Bat Night, con una relazione e una escursione a cura di Roberto Toffoli – Ricercatore e consulente faunistico finalizzata alla conoscenza e al riconoscimento in natura di questi piccoli animali.

Il relatore è anche autore della pubblicazione del Parco dal titolo I CHIROTTERI,  che riassume e illustra i risultati di  molti anni di studi nel Sito di Importanza Comunitaria del Parco delle Capanne di Marcarolo.

E’ infatti grazie a queste attività scientifiche di ricerca che il Parco, nell’ambito delle proprie attività istituzionali, elabora le linee guida per la gestione delle specie e degli habitat e attua le azioni concrete di conservazione necessarie.

I comportamenti umani infatti possono in alcuni casi influire negativamente sulla sopravvivenza e la conservazione della flora, della fauna e degli habitat; i pipistrelli possono essere adottati come esempio emblematico del possibile disequilibrio ambientale: i lavori di restauro o la ristrutturazione di edifici, la gestione forestale finalizzata solo allo sfruttamento economico del legname, l’utilizzo di illuminazione decorativa sono esempi di attività antropiche che possono interagire negativamente con la conservazione dei pipistrelli riducendo i siti idonei alla loro riproduzione o alla ricerca del cibo oppure ancora allo svernamento. Di qui l’importanza di condurre un’adeguata informazione e sensibilizzazione pubblica sul tema.

 

PROGRAMMA DELLA SERATA:
– ore 21.00 al salone comunale di Tagliolo Monferrato : breve relazione sui pipistrelli (riconoscimento, ecologia, etologia, tutela e conservazione)

– ore 22.00 al castello di Tagliolo Monferrato : escursione con il bat-detector per osservazione e riconoscimento specie

 

COSTO:

Euro 5,00 a persona

 

INFO:

Guardiaparco Daniela Roveda ( 335.6961792 ; daniela.roveda@areeprotetteappenninopiemontese.it )

 

Approfondimento

In Italia sono presenti 32 specie di chirotteri (i pipistrelli), che giocano un ruolo importante nell’ambito della biodiversità espressa dai nostri mammiferi. Nonostante ciò è opinione diffusa che i pipistrelli siano tutti della stessa specie a causa di una carente educazione naturalistica a livello scolastico e sono ancora profondamente radicate alcune assurde superstizioni popolari, prima fra tutte la credenza che i pipistrelli si attacchino ai capelli. Questo ha contribuito, nel nostro Paese, ad un totale disinteresse nei confronti di questi animali; esiste, infatti, un diffuso senso di preoccupazione, in un’ampia fascia della nostra popolazione, per la sorte delle specie minacciate che, nell’ambito dei mammiferi, si rivolge a specie quali la Lontra, il Lupo, i Cetacei, ma purtroppo non si può dire altrettanto per i chirotteri. Eppure basta un’occhiata alla letteratura specialistica per rendersi conto di quanto la situazione dell’ordine sia drammatica: nell’ambito delle quattordici specie di chirotteri europei per le quali lo I.U.C.N. ha espresso una valutazione dello status di conservazione, otto risultano minacciate d’estinzione, cinque rischiano di venir a far parte, in un vicino futuro, della stessa categoria  e una diverrebbe rapidamente minacciata d’estinzione qualora venissero meno determinate misure di conservazione.

Le cause primarie di tale declino vanno ricercate nelle alterazioni ambientali provocate dalle attività antropiche e nella peculiare sensibilità al disturbo che caratterizza i chirotteri nelle fasi di ibernazione e riproduzione.

L’impiego irrazionale per fini agricoli di insetticidi e altre sostanze tossiche, inoltre, provoca distruzione e contaminazione degli insetti di cui si cibano con conseguente diminuzione di queste prede. Concomitante è la distruzione dei siti di rifugio, riproduzione e ibernazione, che vengono cancellati da interventi forestali, da demolizioni o ristrutturazioni di vecchi edifici, dal disturbo, distruzione o chiusura totale di grotte e miniere abbandonate. Talora, spazi che erano frequentati dai pipistrelli, sono resi a loro inutilizzabili a causa dell’impiego di sostanze chimiche antifungine e insetticide, usate in particolare nei trattamenti delle strutture di legno.

Infine sono purtroppo da ricordare anche episodi vandalici di uccisione diretta, spinti fino alla distruzione di intere colonie. Allo scopo di comprendere la distribuzione delle diverse specie di chirotteri presenti nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo è stata avviata una ricerca su questo gruppo di mammiferi, che prevede anche attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti di questi inconsueti mammiferi. Le serate organizzate prevedono una esposizione di immagini commentate sulla biologia, ecologia e conservazione dei pipistrelli e un’uscita con l’ausilio di un bat detector (speciale strumento per udire gli ultrasuoni dei pipistrelli) con lo scopo di individuare chirotteri in caccia.

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