La fauna - gli ungulati

Il Censimento del Capriolo nel Parco

 

La presenza della specie Capriolo Capreolus capreolus nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo è monitorata dal 2003, utilizzando nel corso degli anni i seguenti metodi di censimento: osservazione su percorsi campione, transetti notturni con utilizzo del faro ed elaborazione dei dati raccolti con il software DISTANCE 4.0., osservazione diretta da punti fissi.

Dal 2012 la tipologia di censimento adottata è quella dell’osservazione diretta da punti fissi, un metodo considerato particolarmente adatto per censire una specie sedentaria e abitudinaria come il capriolo.

Nel primo anno di applicazione la preparazione al censimento ha previsto l’individuazione e la georeferenziazione dei punti fissi in corrispondenza delle zone di radura dove risulta più probabile l’avvistamento del capriolo nella stagione primaverile.

Le aree di osservazione ottenute sono state fotografate e riprodotte su carta, per facilitare il lavoro degli osservatori ed evitare i doppi conteggi. Pur cercando di uniformarli il più possibile, i vari punti hanno una diversa pressione di osservazione, da un minimo di circa 50 ha a un massimo di oltre 250 ha.

La morfologia dell’Area Protetta rende particolarmente complicata l’adozione di una metodologia di censimento univoca per le tipologie ambientali presenti, che passano da un ambiente prettamente boschivo nella bassa valle dei torrenti Piota, Gorzente e Lemme fino all’ambiente montano dell’alta valle, con escursioni altimetriche che raggiungono anche gli 800 m.

Per questo motivo si è deciso di integrare i punti fissi, individuati prevalentemente nella bassa valle, con alcuni transetti con osservazione da punti mobili nella zona dell’alta valle.

La scelta del periodo più idoneo al censimento è vincolata dall’andamento meteo climatico, ovvero quando il ricaccio vegetativo offre disponibilità di erba verde nei prati, alimento d’elezione del cervide oggetto di censimento: nel Parco le operazioni di censimento si svolgono in genere nella prima metà del mese di aprile.

Per il metodo dell’osservazione da punti fissi è previsto un primo conteggio al tramonto e una successiva ripetizione all’alba del giorno successivo.

I transetti vengono invece percorsi almeno una volta, la loro ripetizione è legata al numero di osservatori disponibili nelle due giornate di censimento.

I dati ottenuti hanno come obbiettivo la “descrizione” della popolazione di Capriolo presente nel comprensorio del Parco e sono relativi alla consistenza (il numero minimo certo di animali realmente presenti in un momento temporale in una determinata area) e la sex ratio (il rapporto tra i sessi). Non sono per il momento previste stime di densità, per le quali si dovrebbero considerare parametri ed elaborazioni attualmente non contemplate e ritenute non necessarie nel monitoraggio diretto della specie in un’area protetta.

E’ invece intenzione dell’Ente Parco implementare lo sforzo organizzativo per ottenere informazioni sul successo riproduttivo, ripetendo o integrando con altri metodi le operazioni di censimento nel periodo post-parto.

 

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