Il sentiero dei funghi
Vi proponiamo una passeggiata alla ricerca di alcune, se sarete fortunati molte, delle 500 e più specie di funghi sino ad oggi recensite nel Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.
Punto di partenza (e di arrivo) è il Sacrario dei Martiri della Benedicta, sulla strada delle Capanne di Marcarolo, da dove si procederà poi, in 5′ di cammino, sino all’Ecomuseo di Cascina Moglioni.
Amanita pantherina, nella foto sopra ritratta magistralmente da Marco Dragonetti dell’associazione culturale fotografica 36° fotogramma, è una delle specie più facili da trovare. Appartiene alla famiglia delle Amanitaceae, quella dell’ovolo, ed è frequente nei boschi di Marcarolo, sotto castagni, quercie o faggi. Come molte specie del genere Amanita è velenosa.
Il sentiero che porta all’Ecomuseo attraversa una piccola ma significativa porzione di faggeta (foto sopra), testimonianza di un’estesa foresta che occupava tutto l’altopiano di Marcarolo e le montagne vicine, nel tratto di Appennino che va da Ovada a Voltaggio: quella che un tempo veniva chiamata la “Selva d’Orba”.
Quali specie potrete trovare?
Durante l’ultima escursione micologica nel Parco, lo scorso 13 ottobre 2013, il prof. Orsino ha riconosciuto e mostrato ai partecipanti ben 57 specie.
Di seguito l’elenco completo di tutti i funghi trovati nel corso di quella iniziativa. Tre specie rappresentano un nuovo ritrovamento per il territorio del Parco, sono quelle sottolineate.
01) Hygrocybe coccinea; 02) Hypholoma fasciculare; 03) Coprinus comatus; 04) Lactarius blennius; 05) Hygrophorus eburneus; 06) Hydnum repandum; 07) Hebeloma sinapizans; 08) Macrolepiota procera; 09) Boletus erythropus; 10) Clitopilus prunulus; 11) Amanita citrina; 12) Hygrophorus russula; 13) Cortinarius trivialis; 14) Tricholoma ustale; 15) Cantharellus cibarius; 16) Laccaria amethystina; 17) Laccaria laccata; 18) Amanita pantherina; 19) Clitocybe gibba; 20) Tricholoma sejunctum; 21) Russula gr. foetens; 22) Lactarius chrysorrheus; 23) Craterellus cornucopioides; 24) Armillaria mellea; 25) Scleroderma citrinum; 26) Hygrocybe cantharellus; 27) Stereum hirsutum; 28) Clavulina rugosa; 29) Psathyrella candolleana; 30) Amanita phalloides; 31) Amanita rubescens; 32) Cortinarius caerulescens; 33) Amanita vaginata; 34) Tricholoma sulphureum; 35) Cortinarius largus; 36) Marasmius wynnei; 37) Xerocomus subtomentosus; 38) Tricholoma squarrulosum; 39) Lycoperdon perlatum; 40) Boletus edulis; 41) Leccinum quercinum; 42) Tricholoma acerbum; 43) Xerocomus badius; 44) Hydnum rufescens; 45) Russula cyanoxantha; 46) Macrolepiota rachodes; 47) Amanita junquillea; 48) Mycena sp.; 49) Amanita muscaria; 50) Cantharellus lutescens; 51) Lactarius serifluus; 52) Oligoporus stipticus; 53) Trametes versicolor; 54) Cortinarius cinnabarius; 55) Calvatia excipuliformis; 56) Clitocybe nebularis; 57) Sarcodon scabrosus.
Nella carta sopra il sentiero proposto, in colore verde, comprendente il sentiero dell’Ecomuseo (Capanne di Marcarolo – Ecomuseo) e parte del Sentiero della Pace.
L’escursione presenta un dislivello di poco più di 100 m e può essere affrontata in 1 ora e mezzo di cammino.
Le soste per l’osservazione delle specie, però, richiedono complessivamente almeno mezza giornata di tempo.
Con una breve ma interessante variante, da Capanne di Marcarolo, è possibile in 10′ di cammino raggiungere l’Azienda Agricola di Cascina Leviatta (foto sotto), dove Sabina e Renzo sapranno accogliervi, ne siamo certi, come hanno fatto con noi il 13 ottobre 2013.
Per rileggere l’articolo sull’escursione fungina dell’anno 2012 cliccate qui.
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Determinazione n. 164 del 24 ottobre 2013
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