Approfondimenti

Il vento fa il suo giro

Il vento fa il suo giro

Venerdì 7 settembre 2007 alle ore 21.00 è stato proiettato al teatro civico di Gavi (AL), nell’ambito del video concorso “Parchi In Campo” in una serata speciale dal titolo “La montagna incantata – genti, immaginario, comunità tra Alpi e Appennino”, Il vento fa il suo giro, opera prima del regista bolognese Giorgio Diritti, pluripremiato e citato da Morando Morandini tra i film più belli dell’anno. Primo film girato anche in lingua occitana, prodotto da Aranciafilm e Imago Orbis (www.ilventofailsuogiro.com).
Alla serata ha partecipato l’Ecomuseo dell’Alta Val Maira (co-produttore del film) che ha dato il via, alla fine della proiezione, al dibattito sui temi affrontati nel film.
Di seguito si riporta, come approfondimento, uno stralcio del comunicato dell’ufficio stampa del film del 24/4/2007 (a cura di Michela Giorgini).

Approfondimento
Il vento fa il suo giro, film rivelazione della 49a edizione del London Film Festival, ha ottenuto ben 11 riconoscimenti, tra cui il Grand Prix Annecy Cinéma Italien e il Prix CICAE – Premio della Confederation Internationale des Cinemas d’Art et d’Essai al 24° Festival d’Annecy Cinéma Italien, il Primo Premio Rosa Camuna d’Oro al 24° Bergamo Film Meeting, il Primo Premio al Lisbon Village Festival, Festival Internazionale del Cinema Digitale ed il Premio SIAE alla 1a Festa del Cinema di Roma.

Si tratta di un film “diverso” e coraggioso, che rappresenta una vera sfida alle consuete modalità produttive: senza beneficiare di finanziamenti statali, è stato realizzato grazie ad una particolare formula di autoproduzione che ha coinvolto l’intera troupe.

Un progetto sperimentale, parlato in tre lingue, italiano, occitano e francese, mantenute inalterarate con l’uso dei sottotitoli, la cui naturalezza e poesia vengono sottolineate dall’incantevole fotografia digitale di Roberto Cimatti (a.i.c.).
Sullo sfondo dei paesaggi aspri e mozzafiato dell’Alta Valle Maira, nel cuneese, si svolge una vicenda che ruota attorno ai temi della diversità, visti sia come occasioni di crescita e scambio che come isolamento, sconfitta e “guerra”. Un pastore francese si trasferisce in un piccolo villaggio spopolato delle Alpi Occitane Italiane accompagnato dalla sua giovane famiglia, un gregge di capre e la sua piccola attività da artigiano casaro. Ben accolto, se pur non a braccia aperte, il suo arrivo diventa la dimostrazione di una possibile rinascita del paese. Ma, un po’ alla volta, alcuni tra gli abitanti iniziano a sentire troppo ingombrante questa nuova presenza, ed una serie di vicissitudini portano il paese a dividersi in due…

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