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C.A.P.O.

Le ofioliti rappresentano una associazione petrografica costituita prevalentemente da basalti oceanici, gabbri e peridotiti serpentinizzate e serpentiniti. Complessi eventi geodinamici hanno distribuito gli affioramenti ofiolitici nelle catene montuose di varie età, dai Monti Appalachi agli Urali e all’Himalaya; in Europa essi sono distribuiti tra Portogallo, Spagna, Corsica, Francia, Europa dell’Est, ex Jugoslavia, Albania, Grecia. In Italia li ritroviamo sparsi nell’arco alpino centro-occidentale, nell’Appennino ligure-piemontese e tosco-emiliano fino in Valtiberina, in Toscana meridionale e nell’arcipelago toscano; nuclei disgiunti affiorano nell’Appennino calabro. Gli affioramenti ofiolitici sono considerabili “isole ecologiche”, ospitanti insostituibili patrimoni di varietà ambientale; da tempo sono oggetto di studi in tutto il mondo. I territori con substrato ofiolitico, pur nella loro eterogeneità paesaggistica, dimensionale e geografica, configurano una comune ed originale naturalità. Essi offrono, fra l’altro, opportunità per l’approfondimento di temi scientifici teorici e applicativi, ad es. qualità e caratteristiche delle acque circolanti e sorgive, indicazioni geochimiche della flora, individuazione di ecotipi vegetali resistenti ad elementi tossici, testaggio di metodi di mitigazione di impatto ambientale e di gestione agroambientale, lettura e interpretazione del paesaggio, attività gestionali per tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio geologico (conservazione della «geodiversità») e del patrimonio biologico (conservazione della «biodiversità»). Anche le espressioni storico-culturali, insediative, artistiche delle comunità umane sono spesso di rilevante interesse. Pur dotati di capacità autoconservativa, gli affioramenti ofiolitici sono sistemi ecologici di notevole fragilità; occorre quindi valutare con grande attenzione costi e benefici delle loro prospettive di pianificazione territoriale.

Il Coordinamento Aree Protette Ofiolitiche (C.A.P.O.) si è costituito il 23 giugno 2001 in occasione del Convegno Nazionale “Le ofioliti: isole sulla terraferma. Per una rete di Aree Protette” (Riserva Naturale Monte Prinzera – PR) mediante la sottoscrizione di Protocollo d’Intesa da parte di un nucleo fondante di 9 Aree Protette; a queste si sono in seguito aggiunte 2 Riserve Naturali dell’Alta Val di Cecina (PI).
L’elenco delle Aree Protette attualmente aderenti al Coordinamento è il seguente:

PARCO NATURALE REGIONALE DEL MONT AVIC (Regione Autonoma Val d’Aosta);

PARCO NATURALE REGIONALE DEL BEIGUA (Liguria, prov. Savona e Genova);

PARCO NATURALE REGIONALE CAPANNE DI MARCAROLO (Piemonte, prov. Alessandria);

PARCO NATURALE REGIONALE DELL’AVETO (Liguria, prov. Genova);
RISERVA NATURALE REGIONALE MONTE PRINZERA (Emilia-Romagna, prov. Parma);

RISERVA NATURALE REGIONALE RUPE DI CAMPOTRERA (Emilia-Romagna, prov. Reggio Emilia);

AREA NATURALE PROTETTA (ANPIL) DEL MONTEFERRATO (Toscana, prov. Prato);

AREA NATURALE PROTETTA (ANPIL) SERPENTINE DI PIEVE S.STEFANO (Toscana, prov. Arezzo);

RISERVA NATURALE REGIONALE MONTI ROGNOSI (Toscana, prov. Arezzo);

RISERVA NATURALE PROVINCIALE MONTENERO (Toscana, prov. Pisa);

RISERVA NATURALE PROVINCIALE MONTERUFOLI-CASELLI (Toscana, prov. Pisa).

La superficie complessiva ammonta a 35.817 ha, più 4.103 ha di Aree Contigue; sono coinvolti 5 regioni, 8 province, 36 comuni, 12 comunità montane, 17 Siti di Importanza Comunitaria (pSIC) e 2 Zone di Protezione Speciale (ZPS) (Direttiva “Habitat”, 92/43/UE). L’iniziativa, nel rispetto delle specifiche identità ed attività di ciascuna Area Protetta, si propone come un possibile esempio concreto di attuazione di strategie e politiche di sistema, divenute rilevanti nel dibattito italiano ed europeo su conservazione, gestione territoriale e sviluppo sostenibile (Rete Ecologica Europea, Ipee 1991, Econet 1995, Legge n. 426/98, ma soprattutto Direttiva “Habitat” 92/43/UE, che delinea la Rete “Natura 2000”). Anche realtà geografico-territoriali distanti e diversificate – qualora accomunate da significativi aspetti ambientali – possono dar vita a sistemi di altrettante capacità e utilità connettive. Nel caso del C.A.P.O., includente Aree Protette rappresentative di contesti sia alpini che appenninici e mediterranei, la matrice comune è data dalle formazioni geologiche ofiolitiche, che ne caratterizzano i territori con originali e forti peculiarità.
Principali obiettivi del Coordinamento Aree Protette Ofiolitiche sono:

creazione di un punto di riferimento collegiale permanente sulle tematiche inerenti ai territori con substrato ofiolitico, protetti o non;

scambi e confronti di informazioni ed esperienze;

creazione di una banca-dati unificata;

messa a punto di comuni progetti, azioni di gestione, ricerca, promozione, didattica, anche in sinergia di risorse con soggetti istituzionali, universitari, socio-culturali, associazionistici, e con le comunità locali;

contributi a individuazione, documentazione, proposizione di iniziative di tutela, ricerca, e qualificazione di aree ofiolitiche non protette.

Il Coordinamento è composto da soggetti liberamente aderenti, e si giova di un Gruppo Operativo – composto da 1 rappresentante per ogni Area Protetta – che propone e fissa programmi, azioni e iniziative, e individua modalità e risorse necessarie. Altri Enti gestori di territori protetti con substrato ofiolitico – come definiti nel Protocollo d’Intesa – possono, senza alcun onere, richiedere l’adesione al Coordinamento. Ricercatori, tecnici, operatori, amministratori, gruppi, Enti e Istituzioni, sono invitati a contattare il Coordinamento se interessati alle tematiche così sviluppate

DOCUMENTI

Le ofioliti: isole sulla terraferma. Per una rete di Aree Protette
Atti del Convegno Nazionale 22 – 23 Giugno 2002

A cura di Andrea Saccani, 2002. Regione Emilia-Romagna, Comune di Fornovo Taro, Comune di Terenzo, Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno, Graphital, Parma, 468 pp.
Per chi è interessato al volume, contattare la Riserva Naturale Monte Prinzera.

CONTATTI

COORDINAMENTO AREE PROTETTE OFIOLITICHE

Riserva Naturale Monte Prinzera
Sede Amministrativa
c/o Comune di Fornovo Taro (PR)
Piazza Libertà 11
43045 FORNOVO TARO (PR)
tel. 0525 400611
fax 0525 30246
e-mail: ambiente@comune.fornovo-di-taro.pr.it
Sede Operativa – Centro Visite
Via Rocchetta 1
loc. Piantonia di
43045 Fornovo Taro (PR)
tel. e fax 0525 30195
e-mail: riservaprinzera@libero.it

Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo
Sede Amministrativa – Direttore dott. Andrea De Giovanni
c/o Comune di Bosio (AL)
Via Umberto 1° 32/A
15060 BOSIO (AL)
tel. 0143 684777
fax. 0143 684777
e-mail parco.marcarolo@reteunitaria.piemonte.it

Per maggiori informazioni visitate il sito parks.it

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