Sentieri

Passo della Bocchetta

Il Passo della Bocchetta, posto ad una quota di 800 m s.l.m., costituisce il naturale collegamento tra la Val Lemme, che scende verso Voltaggio e quella del Rio Riasso, verso Campomorone. E’ raggiungibile con auto privata da :

  • Voltaggio, continuando sulla SP 160, superando la frazione Molini e raggiungendo, infine, il valico.
  • Campomorone, imboccando la SP 5 in direzione Passo della Bocchetta e superando gli abitati di Langasco e Pietra Lavezzara.

In corrispondenza del Passo sono presenti una bacheca informativa dell’Ente Parco e le paline indicatrici degli itinerari. E’ importante arrivare  con adeguata riserva di acqua, perchè non c’è possibilità di rifornirsi nè alla partenza nè lungo l’itinerario.

PASSO DELLA BOCCHETTA – MONTE DELLE FIGNE

Segnavia CAI:  bianco – rosso con al centro la scritta “AV” (tratto dell’Alta Via dei Monti Liguri).

Segnavia FIE:  (giallo)  due croci 
Quota partenza: Passo della Bocchetta m 800 s.l.m.
Quota arrivo : Monte delle Figne m 1171 s.l.m.
Dislivello totale in salita: 370 m circa
Sviluppo dell’itinerario: 6.45 km

Tempo di percorrenza stimato: 2 ore

Difficoltà: E
Principali toponimi toccati: Passo della Bocchetta, Monte Taccone,
Passo del Mezzano, Monte delle Figne.

Questo bellissimo itinerario si snoda perlopiù sull’ampio crinale spartiacque tra il Piemonte e la Liguria. Lungo il percorso si aprono scorci panoramici sui ripidi pendii sottostanti, le valli cosparse di paesi e borghi, le alture e i forti che sormontano la città di Genova, i Laghi del Gorzente: l’orizzonte piemontese è delimitato dal verde dei colli, quello ligure dall’azzurro del mare.

Non è soltanto il panorama a cattura l’escursionista: il vento teso che qui soffia in modo quasi costante si prende tutti gli spazi, attutisce fino ad annullare ogni altro rumore, regalando un’affascinante sensazione di solitudine, di lontananza dal resto del mondo, che si accentua quando le nuvole avvolgono i versanti e le cime, limitando la visibilità in ogni stagione.

Si parte dal Passo della Bocchetta (800 m.s.l.m.) percorrendo l’Alta Via dei Monti Liguri, lastricata con ciottoli di fiume, che conduce al Monte Leco, sormontato dai giganteschi ripetitori che lo rendono immediatamente riconoscibile anche da grande distanza.

Qui la strada diventa sentiero e attraversa il versante ligure del Monte Leco, poco sotto la cima, fino a raggiungere la sella erbosa (960 m.s.l.) che separa la boscosa valle del Rio Crovi da quella del Rio Campi, che scende verso l’abitato di Isoverde.

In autunno e in primavera i valichi che interrompono il crinale appenninico costituiscono un ottimo punto di osservazione per il passaggio degli uccelli migratori e non è raro veder volteggiare specie particolarmente interessanti, come l’Aquila Reale, il Falco Pellegrino, il Falco Pecchiaiolo, il Biancone.

Il sentiero prosegue in salita lungo il versante nord est del Monte Taccone fino a raggiungere un colletto da cui si può risalire la cima del Taccone e ammirare i Laghi del Gorzente.

Dopo un breve tratto in piano si arriva al Passo del Mezzano (1066 s.l.m), dove avvenne uno scontro a fuoco tra le truppe tedesche e i partigiani de V ° distaccamento della III° Brigata Garibaldi Liguria, sfuggiti al rastrellamento della Benedicta della notte fra il 6 e il 7 aprile 1943. Diciotto uomini furono colpiti a morte, mentre altri vennero catturati e fucilati nelle ore successive.

In corrispondenza del passo l’Alta Via dei Monti Liguri scende a sinistra verso il Lago Bruno, mentre l’itinerario qui descritto segue i segnavia gialli, passando accanto ai resti di una neviera e risalendo il pendio tra le praterie d’alta quota che caratterizzano il Monte delle Figne.

Situato sul confine regionale a quota 1172, Il Monte delle Figne è la vetta più alta del Parco e offre un inedito panorama sul territorio ligure e la possibilità di spaziare dall’orografia del Parco a quella del lontano arco alpino, dalle creste appenniniche della vicina Val Borbera fino al mare.

Se si desidera scendere fino alla Cascina Carrosina, occorre imboccare il sentiero che percorre lo stretto crinale nord del monte, dapprima in piano e poi con tratti in discesa anche ripida. Si raggiunge un abbeveratoio per il bestiame, posto poco sotto la cima del Bric Tavolin e qui ha inizio la strada sterrata che, con panoramico percorso sui valloni del Rio Figne, in circa 40 minuti  porta alla Cascina Carrosina , inserita tra il bosco di rovere e quello di faggio e in corso di ristrutturazione.

Prevedendo una sosta nella frazione di Capanne di Marcarolo e un minimo di organizzazione logistica, questo itinerario può raccordarsi a quelli che conducono ai Laghi del Gorzente e da qui a Capanne di Marcarolo, al Monte Pracaban e al Monte Colma, consentendo la traversata da est a ovest del territorio del Parco.

Un commento

  • Pierluigi

    Buongiorno.
    Scorrendo internet per cercare notizie sulla via Cambiagia mi sono inmabattuto sul vostro sito che viene identificato con un nome inappropriato perchè l’appennino piemontese non esiste.
    Proprio volendo utilizzare l’aggettivo “piemontese” si deve scrivere versante piemontese dell’Appennino Ligure.
    buona giornata
    Pierluigi Patri

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