Ecomuseo Cascina Moglioni

Cos’è un Ecomuseo

Il concetto di Parco, soprattutto in Italia, si è storicamente radicato attraverso la contrapposizione, ed oggi il compromesso, tra due concetti fondamentali: il Parco Ottocentesco, visto come grande giardino, ed il Parco Nazionale, istituito negli anni ’20, per la conservazione di flora e fauna senza un eccessivo interesse per le popolazioni residenti e per la loro economia.
In Europa molte nazioni, la Francia su tutte, stanno cercando di migliorare tale condizione, attraverso l’istituzione di progetti guida che abbiano come punto di partenza e fine il territorio attorno a cui il Parco nasce.
Sicuramente l’idea più funzionale e progettualmente ottimale per un’area protetta che abbia enormi potenzialità e risorse inespresse, è l’Ecomuseo.
Tale iniziativa si basa sulla realizzazione di elementi museali mai fini a se stessi e nati allo scopo di essere tappe di un “museo più grande”, il cosiddetto Museo del Territorio.
Organizzato a circuiti o percorsi, l’Ecomuseo vive sul positivo impatto che riesce ad avere sulla popolazione residente, accrescendo il benessere economico basandosi sugli aspetti storici e naturalistici esistenti, da recuperare e riscoprire.

L’area di intervento

Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, posto a cavallo dell’Appennino ligure-piemontese – in quella zona storica che fu il cuore dell’Oltregiogo – incastonato tra il versante costiero e la pianura alessandrina, è ricchissimo di emergenze storiche come Castelli, Borghi, Ricetti, Monasteri, Oratori, Chiese e Cappellette, ed elementi importanti di architettura rurale quali Cascine, Mulini, Neviere, Ghiacciaie, Arbeghi e tali potenzialità non sono mai state poste al servizio della comunità o del parco stesso.

Sarà possibile perciò – sulla scorta dell’esperienza ecomuseale francese – sfruttare quelle stesse emergenze abbandonate e perdute, come fulcro progettuale dell’intervento.
L’area parco vedrà nascere una Via delle Risorse Territoriali basate sullo sfruttamento degli elementi materiali e culturali legati alla vita rurale.
Percorsi verdi nel parco, aree attrezzate a didattica ambientale, siti museali chiusi ed aperti sul territorio e turismo saranno le basi dell’Ecomuseo dell’Oltregiogo.

Statuto

Con la Legge Regionale 14 marzo 1995, n.31 “Istituzione di Ecomusei del Piemonte”,la Regione Piemonte, prima in Italia, ha messo a punto uno strumento innovativo diretto alla tutela e alla valorizzazione delle specificità del proprio territorio.
Finalità prioritaria è la tutela e valorizzazione della memoria storica, delle espressioni della cultura materiale, e del modo in cui le attività umane e l’insediamento tradizionale hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio piemontese.
Il raggiungimento di tali obiettivi prevede un forte coinvolgimento delle popolazioni e di tutti quegli enti e associazioni che operano nel territorio, ognuno coinvolto secondo le proprie capacità e le proprie competenze.
L’Ecomuseo diventa così lo spazio funzionale dove, a livello locale, si realizzano tutela, gestione, e sviluppo del patrimonio culturale e materiale della collettività.

PROGETTO

Cascina Moglioni:
Il progetto prevede la ricostruzione funzionale di un’unità poderale tipica del territorio di Capanne di Marcarolo, rappresentativa della civiltà del castagno che fino alla fine degli anni Sessanta ha caratterizzato la cultura e la fisionomia della regione. Ciò verrà realizzato attraverso il recupero di un gruppo di edifici rurali, pertinenti alla cascina denominata Moglioni e mediante il ripristino, nei terreni annessi, di alcune delle attività produttive tradizionali (su tutte la coltivazione del castagno). Nelle aree circostanti, con particolare attenzione ad una fruizione didattica della cascina, verrà ripresa la regimazione del bosco con la suddivisione del castagneto in tre fasce – selvatico, ceduo e domestico da frutto – con relativo percorso guidato che ne illustrerà le diverse valenze ecologiche; verrà infine ripristinato il pascolo arborato con esemplari di specie da frutto per la conservazione dei cultivar locali ed un rovereto per la ricostruzione delle tecniche di “addomesticamento” degli alberi finalizzate all’ottenimento di assortimenti navali, ancora in uso a Marcarolo nel XVIII secolo.

Proposte:
La Cascina Astore vedrà sorgere il Museo della Castagna dove il prezioso frutto, elemento fondamentale della vita rurale fin dal Cinquecento, sarà analizzato in ogni parte e per ogni possibile utilizzo.
Alla Cascina degli Alberghi sarà ospitato il Museo della Vita Agreste e la Casa Museo e le sale espositive illustreranno i lavori artigianali, gli attrezzi antichi ed il loro utilizzo unito al domestico scorrere del tempo.
Le Miniere d’Oro, le Neviere a Prato del Gatto, le Carbonaie, gli Essiccatoi, i Magli e i Mulini sparsi sul territorio saranno oggetto di attenti interventi di recupero non soltanto a livello turistico ma soprattutto al fine di sviluppare da essi attività economiche e nuove fonti di reddito.
Saranno molti e diversi i Punti Informativi e di Sosta, a Voltaggio e presso la Cascina Foi, che uniranno alle informazioni sull’Ecomuseo, quelle sul parco, fungendo da fondamentali luoghi di divulgazione turistica e didattica. Poiché l’Ecomuseo è un elemento vivo ed attivo, capace di convogliare tutti gli attori presenti sul territorio, moltissime saranno le manifestazioni e sagre dove la cittadinanza sarà chiamata a partecipare attivamente alle iniziative che avranno aspetto festoso e conoscitivo della cultura e della storia di queste terre.

Conclusione.
L’Ecomuseo, partendo dal recupero di Cascina Moglioni, fonte di sicuro benessere socio-economico, permetterà anche in quest’area protetta italiana, di avere sviluppo attraverso la forma di Turismo Sostenibile che si è dimostrata la migliore soluzione per aree europee con caratteristiche analoghe a quelle di Marcarolo, permettendo di basare sulle radici della cultura storica e rurale, quella rivalutazione e quello sviluppo necessario.

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